LE PRIME RISERVE SULLA NOMINA DEL NUOVO ASSESSORE

LE PRIME RISERVE SULLA NOMINA DEL NUOVO ASSESSORE

Non tarda a suscitare critiche la nomina di Roberto Brigatti ad assessore a lavori pubblici e urbanistica. Le prime riserve giungono per la verità da un consigliere dell’area di maggioranza, Giordano Andrea Ferrari, il quale, premessa la stima personale e professionale per i geometri Brigatti Roberto e il figlio Massimiliano, precisa che le sue considerazioni sulla nomina sono esclusivamente di natura politica e amministrativa.   La memoria mi rammenta – prosegue – i disposti dell’art.78 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, come modificato dall’art. 19 della legge 3/8/1999 n. 265, che con specifico riferimento ai rapporti fra mandato politico e libera professione stabilisce che “I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. Con un’altra previsione di carattere più generale, infine, il successivo 5° comma del citato art. 78 dispone che: “Al sindaco ed al presidente della provincia, nonché agli assessori ed ai consiglieri comunali e provinciali è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dei relativi comuni e province”. 
Altre norme allargano poi ai parenti e affini sino al quarto grado, le situazioni di incompatibilità e o gli obblighi di astensione.
Dettami specifici deontologici del collegio dei geometri, pongono poi delicata attenzione e severe limitazioni in materia. Non posso quindi che ritenere la situazione che si viene a creare, per l’Amministrazione Comunale Politicamente delicata, inopportuna.
Comunque Internet è pieno di documenti, battaglie politiche, interventi di magistratura e prefettura, fin anche del PD avverse a situazioni simili e tutti possono farsene un’idea. Per i due professionisti, che dovranno da un lato rinunciare a futuri incarichi di libera professione sul territorio del Comune di Verbania, si crea anche una situazione foriera di grave difficoltà specie sulle posizioni professionali in itinere. Roberto Brigatti ha poi anche altre partecipazioni in commissioni, collegi, enti, ecc. ecc., la cui compatibilità con l’incarico da assessore potrebbe generare altre situazioni critiche.

Nella foto Giordano Andrea Ferrari.

  1. minioni luigi 28 Agosto 2016, 14:36

    ho letto delle strane proposte relative al parcheggio per servire il teatro, ma come mai nessuno ricorda che nel primo progetto era previsto un parcheggio sotto la costruzione per 40 auto ? Dobbiamo dire grazie a Zacchera che appena eletto sindaco di Verbania a bloccato tutto e stravolto il progetto originale proponendone uno nuovo, che non precedeva nessun parcheggio.,

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    • Luigi 40 ne venivano costruiti ma se ne eliminavo parecchi di più visto che il teatro sarebbe sorto ove ora c’è un grande parcheggio. Ora chiedi scusa a Zacchera

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      • I posti previsti (nei costi del teatro Arroyo1) erano 65. Secondo: le ricordo che 2 miliardi delle vecchie lire sono stati buttati via abbattendo l’arena. Sicuro che c’è da chiedere scusa a Zacchera????!!?

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  2. oltre all”abbattimento della arena ,. bisogna aggiungere quanto è costato mandar via chi gestiva il bar e quanto è costato accedere al terreno che era demaniale e quindi acquisito dopo un …..oneroso esborso

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