La possibilità di innalzare di 25 centimetri il livello del Lago Maggiore raggiungendo 1,25 metri sopra lo zero igrometrico è la soluzione assunta dal Ministero per l’ambiente per conciliare gli opposti interessi di attività turistiche e attività agricole. Le prime chiedono un livello che garantisca la fruibilità delle spiagge e delle strutture balneari, le seconde hanno interessi contrapposti legati alle esigenze dell’agricoltura. La situazione ha creato a più riprese contrasti, ora il provvedimento è assunto per il periodo estivo fino al 15 settembre, dopo di che il livello dovrà scendere per rischio di piene.
LIVELLO DEL LAGO, SI CONCILIANO INTERESSI AGRICOLI E TURISTICI
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Pazzesco….Non si conciliano gli interessi turistici! Non poteva che andare così; al contrario delle necessità / esigenze di chi il lago lo vive e di chi sul lago ci lavora. Per quale motivo gli interessi di chi sta sul lago devono pensare meno di quelli che a valle ne sfruttano l’acqua? Già hanno la possibilità di usare l’acqua in più vogliono che il livello del lago sia a loro discrezione. Anni fa avevo inviato una lettera a quasi tutti i sindaci della sponda piemontese sottoponendo il problema e solo Baveno aveva risposto dicendo che era da tenere in considerazione il problema. Oggi ci ritroviamo con un “bel regalo”. Lago alto = meno spiagge, meno spiagge = meno turisti, meno turisti = meno lavoro. (senza parlare dei potenziali danni che soprattutto la sponda piemontese paga in caso di esondazione – nell’ultima alluvione 14 anni fa la bilancia dei danni in Piemonte era 10 volte superiore a quella della Lombardia per fiumi e lago straripati, e di certo a valle del lago non sono venuti a portarci i contributi per i danni subiti) Ringraziamo in coro….