M5S E SANITA’: ALLA PROPAGANDA POLITICA SEGUANO I FATTI

M5S E SANITA’: ALLA PROPAGANDA POLITICA SEGUANO I FATTI

Anche il Movimento 5 Stelle Verbania fa sentire la propria voce ed espone le sue proposte dopo il consiglio comunale aperto sulla sanità. Ecco il comunicato ricevuto:

Lo scorso sabato si è tenuto il consiglio comunale aperto a tutti i cittadini, sul tema dello stato delle cose della sanità locale, ovvero sul depotenziamento avvenuto all’Ospedale Castelli. Temevamo si trattasse di una seduta di propaganda politica e tale si è rivelata: una lunga passerella di esponenti del PD appositamente invitati a perorare la causa della maggioranza consiliare. Abbiamo ascoltato gli interventi lasciando spazio a quei, purtroppo pochi, cittadini che sono intervenuti. Il Sindaco ha sottolineato l’assenza della minoranza, ma noi eravamo lì, piccoli magari, ma presenti, eppure questo non è stato rilevato. Il tema trattato era molto delicato e sentito. La sensazione che abbiamo avuto però, è che tutti i presenti fossero la vera minoranza, ovvero in minoranza rispetto al tema trattato. Sarebbe bello sapere dal Sindaco e dalla sua maggioranza, come si ci sente a non essere ascoltati e non poter incidere in maniera determinante, parlando a se stessi, cosa che è avvenuta sabato, in quella sede.

Noi ribadiamo le nostre posizioni: la salute dei cittadini è un bene primario, che non deve sottostare alle leggi di mercato, così come il benessere dell’individuo che è da considerare un aspetto determinante per la salute.
Chiediamo di sviluppare un programma di promozione della Medicina di Base e delle cure Domiciliari: la medicina del territorio sia attore principale delle scelte sanitarie; da qui il Potenziamento della “Casa della Salute” ad oggi un “Sottoscala della Salute”. I cittadini verbanesi non meritano di esser presi in giro vedendo una finta casa della salute localizzata in miseri locali dell’ASL di S. Anna. E per quanto riguarda l’ospedale: chiediamo che vengano mantenuti i servizi completi precedenti la pandemia, fino a che non sarà fatto e reso pienamente operativo l’ospedale unico, baricentrico rispetto al territorio provinciale. Quindi nessun depotenziamento o declassamento dell’ospedale Castelli, ma una pianificazione lungimirante giusta per tutto il territorio provinciale che non segua campanilismi auto-lesionanti.

Tra i vari interventi qualificati segnaliamo l’input dato dal rappresentante in parlamento, on. Borghi: allo stato attuale l’unico dato certo è l’impegno di 60 milioni di euro per l’ospedale unico del VCO, presso il Ministero della coesione territoriale. Soldi che da programma dovrebbero essere utilizzati dal 9 gennaio 2022 al marzo 2025, che devono essere rendicontati alla comunità europea. Allora facciamo una proposta: chiediamo al Sindaco di farsi portavoce nella Conferenza dei sindaci per mandare una richiesta alla Regione Piemonte tutti i giorni, dal 9 gennaio in poi, chiedendo di conoscere lo stato dei lavori in relazione a quel finanziamento. Adesso alle parole si facciano seguire i fatti.

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