MARCHIONINI: PER LA SITUAZIONE AL DEA LA DIREZIONE DELL’ASL DEVE INTERVENIRE O RESTA COLPITO IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI

MARCHIONINI: PER LA SITUAZIONE AL DEA LA DIREZIONE DELL’ASL DEVE INTERVENIRE O RESTA COLPITO IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI

Sono parecchie le persone che rilevano una situazione sempre più preoccupante particolarmente al Dea dell’Ospedale Castelli, con grave sovraffollamento pressochè quotidiano e nel grande numero di accessi si segnala la presenza di anziani cronici con molteplici problemi di salute. I numeri sugli accessi in tempo reale ai Dea e Ps dell’As,l Vco  tratti dal sito dell’Asl Vco evidenziano questa situazione: alle ore 19.30 del giorno 22 dicembre a Verbania vi erano 10 pazienti in attesa di essere trattati e ben 17 persone in trattamento delle  quali 2 in codice rosso, 7 arancione, 5 azzurro e 3 verde. Alla stessa ora a Domodossola 4 pazienti in attesa e 9 in trattamento. Tutto ciò provoca tempi di attesa prolungati e parecchi disagi ai pazienti costretti a restare in barella per parecchie ore come accade anche a persone in età molto avanzata.  Sulla questione interviene dopo ripetute segnalazioni il sindaco Silvia Marchionini:   Il problema per quanto ci è stato riferito da alcuni operatori sarebbe sia la carenza di posti letto ospedalieri per i pazienti necessitanti ricovero sia la difficoltà riscontrata con le strutture convenzionate di accettare pazienti sia del Dea che dei reparti. Va sottolineato che gli operatori del Dea tutti si stanno impegnando sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista assistenziale per ridurre i disagi e a loro va il ringraziamento, ma la situazione è ormai da giorni veramente critica. Nel frattempo la Giunta Regionale fa grandi proclami su un progetto regionale miracoloso che dovrebbe risolvere il problema del sovraffolamento dei Dea, ma lo stesso assessore Icardi sostiene che non può funzionare fino a quando non sarà stata effettivamente riformata la medicina territoriale .  E purtroppo è vero che al Dea arrivano un gran numero di pazienti cronici che potrebbero essere trattati a casa o in strutture non ospedaliere. Ma nulla si vede all’orizzonte in tal senso anche da parte dell’Asl Vco. E nel frattempo? Chiediamo che la Direzione Generale si attivi urgentemente per porre rimedio ai disagi dei pazienti aumentando i posti letto e intervenendo sulle strutture convenzionate perché ricoverino  d’ufficio tutti i pazienti che da parte dell’ospedale si ritiene possano essere trattati fuori dall’ospedale.  Inoltre chiediamo alla Direzione di agire sui medici del territorio per evitare per quanto è possibile l’invio in Dea se non strettamente necessario garantendo l’assistenza a domicilio. Se non si interviene si colpisce il diritto alla salute dei cittadini

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