MAUSOLEO CADORNA, INAUGURATO IL RESTAURO

MAUSOLEO CADORNA, INAUGURATO IL RESTAURO

Questa mattina sul lungolago di  piazza Garibaldi a Pallanza  si è svolta la solenne cerimonia di inaugurazione del restauro del Mausoleo Luigi Cadorna alla presenza di Autorità con il prefetto Michele Formiglio, rappresentanza di associazioni d’arma e di studenti, cittadini.  Tra i lavori che danno un nuovo aspetto alla piazza Garibaldi c’è anche proprio il completamento del restauro del Mausoleo Cadorna che ne costituisce uno degli elementi caratterizzanti. Il monumento progettato dall’architetto Marcello Piacentini, che dal 1932 accoglie le spoglie del generale Luigi Cadorna, ha visto un importante restauro per riportarlo all’aspetto e alla qualità originaria, recuperandone la valenza artistica e turistica.

 

A introdurre e guidare il programma come cerimoniere è stato il tenente di Fanteria Ettore Bongiovanni. Il sindaco  Silvia Marchionini ha sottolineato il contributo del restauro  nel quadro dei rilevanti interventi in parte tuttora in corso che portano alla riconversione e riqualificazione di piazza Garibaldi, inoltre ha sottolineato il legame della famiglia Cadorna con Pallanza che fa guardare al monumento con un sentimento popolare di identitàcittadina.  Francesco Sirtori, vicepresidente del Comitato 10 Febbraio di Verbania,  ha evidenziato a sua volta l’importanza del progetto di restauro deciso dal Comune, al cui finanziamento si è aggiunto un contributo del Comitato stesso.

 

La restauratrice Katia Zanetti, premesso che dalla inaugurazione del 1932 non era stato effettuato nessun intervento di manutenzione o restauro conservativo,  si è soffermata sugli aspetti tecnici del complesso lavoro eseguito con il proprio team per pulire e recuperare le condizioni originarie del monumento, dall’applicazione su tutta la superficie di un prodotto per eliminare muschi e licheni alla rimozione con acqua a bassa pressione,  dalla stuccatura per intervenire sui rilevanti problemi di degrado alrestauro di statue e parte interna e agli intervenuti sulla copertura.  La parte più difficile ha riguardato proprio le 12 sculture realizzate da quattro artefici in una pietra molto dura, per la quale si è proceduto con interventi specifici oggetto di studio  accurato.

 

Il colonnello di Cavalleria Carlo Cadorna si è soffermato sulle vicende della famiglia all’insegna dei valori che si compendiano nell’amore per la Patria e in particolare sulla figura di Luigi Cadorna e sul suo contributo per la ricostruzione dell’esercito italiano al servizio dello Stato. Ha concluso gli interventi il professor Aldo Alessandro Mola, studioso di livello internazionale e direttore scientifico dell’Associazione Studi Storici Giovanni Giolitti,  con una lunga e articolata “lectio magistralis” sulle vicende del Regno d’Italia, sulla Seconda Guerra Mondiale e sul ruolo svolto da Cadorna, concludendo che per giudizio unanime dei più illustri generali e storici miliari dei diversi Stati in lotta, fu il comandante più capace e lungimirante della Grande Guerra.

 

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