MERCATO IMMOBILIARE DEL TURISMO ESTERO IN PIEMONTE INTERESSANTE IL RAPPORTO SU VERBANIA

MERCATO IMMOBILIARE DEL TURISMO ESTERO IN PIEMONTE INTERESSANTE IL RAPPORTO SU VERBANIA

Fiaip Piemonte (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) rende noto il Rapporto sul Mercato immobiliare del turismo estero in Piemonte, indagine condotta su tutte le province della regione che registra una crescita di compravendite e locazioni da parte di stranieri non residenti sul territorio e svela chi sono, da dove vengono e su quali aree mettono gli occhi e il portafoglio, portando alla luce anche casi curiosi di dimore storiche e castelli acquistati dagli stranieri.  Se a Torino vanno per la maggiore gli affitti brevi, ad uso vacanza, accanto a locazioni più lunghe per i trasfertisti che stanziano in città per lavoro, nelle province chi arriva da fuori confine si affeziona e compra. Le compravendite più emblematiche e i flussi di stranieri più significativi si registrano proprio intorno al Lago Maggiore tra il Novarese e il Verbano. Ma ecco in dettaglio il rapporto su Verbania e provincia.

I russi non primeggiano per numero di unità immobiliari acquistate, non si può dire lo stesso per la spesa sul territorio: scelgono dimore di altissimo livello con tanto di parchi e piscine e sborsano cifre da capogiro. Hanno sempre puntato alla pittoresca Stresa, conosciuta all’estero come ‘perla’ del Lago Maggiore, ma negli ultimi anni, capendo che Verbania gode di maggior luce solare, hanno cominciato a guardare al capoluogo di provincia e alle sue alture per avere la ‘vista’.

Un caso singolare è quello della villa sul Lago a Pallanza acquistata per telefono da un russo, un  magnate, proprietario di una rete ferroviaria per il trasporto del metano liquido lungo il Mar Baltico. “Non aveva mai visto la villa di persona – dice il vicepresidente Fiaip di Verbania, Alberto Actis -. Mi ha contattato il suo ufficio commerciale. C’è  però da dire che nei giorni della trattativa la zona era spesso sorvolata da elicotteri, presumibilmente del russo che voleva verificare l’effettiva esistenza della casa, magari per scongiurare che fosse una truffa alla Totò che vende la Fontana di Trevi”. L’unica volta che è sceso a Verbania è stato per firmare l’atto: “Era incredulo che in Italia si potessero acquistare opere d’arte a prezzi ragionevoli”.

L’ha comprata a 5,7 milioni di euro. Un affare, perché la villa era in vendita da alcuni anni a 9 milioni.  Una cifra dettata anche dal fatto che la casa era perfetta, subito agibile e super accessoriata. Gli interni erano finemente arredati con elementi di arte e di design.  I proprietari hanno addirittura lasciato alle pareti quadri dell’800 e tappeti; biancheria da camera di pregio e parure da bagno in lino coordinate ai toni dei diversi servizi. Un gioiello di puro lusso. “Sembrava un museo. Gli eredi hanno lasciato tutto. Il russo però ha voluto che gli interni rispondessero maggiormente al suo gusto e ha ristrutturato completamente la villa. Non è stato solo un investimento per il magnate del gas. A Verbania non ci aveva mai messo piede prima di acquistare quel patrimonio, ma si è affezionato. Ci trascorre molto tempo e sulle sponde del lago si è portato anche gli amici. Ben quattro per altrettante ville”.

La villa dell’800 appartenuta al pittore Ferraguti è stata comprata da un suo amico uzbeco a circa 1,2 milioni. “Purtroppo non gliel’ho venduta io – dice Actis – è un’opera d’arte sul lago, una casa storica dal valore artistico elevatissimo”. Negli anni ‘50 era diventata un albergo, poi dismesso, l’intenzione del nuovo proprietario pare sia di restituirla all’antico splendore, riportando le originali caratteristiche. Sarebbe un valore aggiunto per tutta la città”.

“Quest’anno ad Arizzano – racconta il vicepresidente Fiaip – è stata venduta una villa, in questo caso moderna, da 1000 metri quadri con piscina, a una signora russa che ha poi deciso di vivere qui con la sua numerosa famiglia. Per lei è stato un affare, era all’asta in seguito al fallimento di un industriale. Valore 3,5 milioni, se l’è aggiudicata a 900mila”.

A fare da traino per gli stranieri nel Verbano è senza dubbio la vicinanza dell’aeroporto di Malpensa (40 minuti di macchina) ma anche il lago, che inondato dal sole ha una bellezza che toglie il fiato. Inoltre è una zona di riserve e parchi naturali, un ambiente ricco di biodiversità, c’è un geoparco noto in tutta Europa che parte da Ivrea e arriva in Trentino.

Parlando di numeri, il 50% delle locazioni è destinato al mercato estero e la parte del leone la fanno i tedeschi, una presenza ormai consolidata sul territorio. Per le compravendite le stime sono più basse: fino a un massimo del 10% è per chi viene da fuori Italia e tra questi oltre la metà arriva dalla Germania. Percentuale che sale oltre il 30% per il comune frontaliero con la Svizzera, Cannobio, che stimola l’interesse degli elvetici.

Il target è over 40, con famiglia, naturalista, ama gli spazi all’aria aperta e le passeggiate, trascorre fine settimana lunghi dal venerdì al lunedì (hanno più vacanze nel corso dell’anno rispetto agli italiani). Se acquista casa, generalmente è la terza o la quarta proprietà. Il tedesco tende a essere molto preparato quando vuole comprare. Per gli immobili importanti infatti tende a saltare il mediatore: guarda su google e si informa direttamente al catasto. Quando invece è interessato a una proprietà e si rivolge a un’agenzia, la vendita 9 su 10 va a buon fine. “Se scende fin qui per vedere un’abitazione – spiega Actis – non è solo per dare uno sguardo, ma perché realmente la vuole comprare”.

Nelle foto Villa Ferraguti e Villa Elena

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