MOLINARI: ALBERTELLA E LA DESTRA NON SI ACCORGONO DEL DISASTRO DEI SERVIZI SANITARI A VERBANIA E NEL VCO

MOLINARI: ALBERTELLA E LA DESTRA NON SI ACCORGONO DEL DISASTRO DEI SERVIZI SANITARI A VERBANIA E NEL VCO

Dal segretario del Circolo del Partito Democratico Verbania, Giacomo Molinari, riceviamo e  pubblichiamo:

Leggiamo con piacere del “regalo” che Verbania Futura, e il suo perenne candidato sindaco Giandomenico Albertella, hanno riservato alle cittadine e ai cittadini verbanesi pubblicando il giorno della Vigilia di Natale un comunicato stampa quantomeno surreale sul tema della Sanità. Un intervento a gamba tesa, squisitamente pre-elettorale,  ma che dimostra come la riflessione in atto nel centrodestra su un argomento di vitale importanza per chi vive in questo territorio sia decisamente fuori fuoco.

Nel giro di poche righe infatti il comunicato in questione rappresenta una situazione ai margini della realtà, magnificando come una “vittoria” il supposto stanziamento di risorse limitate (promesse in extremis dopo anni di totale disinteresse da parte dell’attuale Governo della Regione Piemonte) per l’Ospedale “Castelli”.

Un investimento fuori tempo massimo (se non per poter essere sbandierato nella prossima campagna elettorale) e decisamente insufficiente per affrontare le difficili questioni strutturali che impediscono a troppi nostri concittadini di vivere serenamente il rapporto con il proprio diritto alla salute: un contentino che non tiene conto della necessità di ripensare in maniera organica la relazione fra cittadini, presidi sanitari e territorio, che non tocca alcuni punti focali della questione (come la difficoltà di saper attrarre nelle nostre strutture nuovi professionisti), che non risolve le difficoltà quotidiane degli attuali dipendenti del sistema sanitario territoriale costretti a fare i salti mortali per cercare di assolvere al meglio ai propri compiti e non cita nemmeno lontanamente il problema costituito dalla diffusione su larga scala del fenomeno dei “gettonisti” (il cui costo può arrivare fino a 250 euro l’ora, contro i 45 di uno strutturato) lasciando sostanzialmente inalterata una situazione di totale difficoltà per i residenti verbanesi.

Sulla necessità di ripensare organicamente l’organizzazione della struttura della Sanità territoriale i riferimenti sono molteplici, basterebbe andare a leggerli: senza perdersi eccessivamente nei tecnicismi sarebbe sufficiente citare il documento AGENAS del 2021, che in accordo con la Mission 6 del PNRR stabilisce le linee guida per il riordino della sanità territoriale che la Regione Piemonte avrebbe dovuto realizzare con i fondi stanziati dall’Europa.

Quanto di queste indicazioni e finanziamenti è stato recepito dal Governo Regionale e destinato alla sanità del VCO? Zero. Probabilmente è più facile riempirsi la bocca promettendo milioni (che arriveranno – se arriveranno – nei prossimi 8/10 anni) lasciando sostanzialmente inalterata una situazione di squilibrio di cui pagano tutti il conto: cittadine e cittadini, operatori sanitari, il territorio nel suo complesso.

Anche questa è una vittoria? O forse è uno dei motivi che hanno spinto il Presidente Cirio, misteriosamente ricomparso in queste lande nelle scorse settimane, a decidere di evitare accuratamente di visitare la città di Verbania e il suo ospedale nel corso del suo ultimo giro elettorale?

Se si vuole lavorare seriamente sul tema della sanità territoriale, le cose da fare non mancano di certo: per questo motivo siamo stati – e continueremo a stare – nelle piazze per batterci assieme a cittadine e cittadini per risolvere il terribile problema delle liste di attesa che colpisce così duramente la sanità pubblica piemontese e verbanese. Per questo motivo siamo stati – e continueremo a stare – al fianco di quei sindaci del territorio che si battono per cercare soluzioni che non siano di facciata ma strutturali: in questo un particolare plauso va rivolto all’Amministrazione di Verbania, pesantemente attaccata dal comunicato di Verbania Futura.

Per questo motivo abbiamo proposto – e continueremo a proporre – soluzioni innovative che mettano al centro il cittadino e il suo diritto alla salute, piuttosto che improbabili boutade elettorali destinate nella migliore delle ipotesi a mettere una pezza su una questione complessa che si trascina da troppo tempo. Da ultimo, ci permettiamo di rivolgere un invito al signor Albertella e a chi ci invita a tenere un “decoroso silenzio”: più che pensare a zittire gli avversari, sarebbe meglio che il centro destra si preoccupasse di iniziare ad ascoltare le persone, proprio a partire da quei cittadini e operatori sanitari dei quali inopinatamente dice di voler prendere le posizioni.

Se lo facessero potrebbero più facilmente evitare figure barbine, come quella dell’Assessore Regionale alla Sanità Icardi, talmente amato da chi negli ospedali vive e lavora che si è visto gentilmente rifiutare la strenna natalizia con la quale pensava di accattivarsi i favori degli operatori sanitari, i quali hanno dignitosamente ricordato all’assessore che alla Sanità regionale occorrono nuove assunzioni e salari competitivi, non bollicine.

Il Partito Democratico, a differenza di questi signori, il tempo per parlare con i cittadini e gli operatori lo trova sempre, settimana dopo settimana: è da questi dialoghi che nascono le nostre idee e le nostre battaglie, anche e soprattutto su una materia come quella della Sanità, che sarebbe ore di togliere dalle rapaci mani di chi la usa solamente per fare propaganda e farla tornare al centro di un disegno complessivo di città e territorio, come i verbanesi meritano.

 

 

  1. In realtà Cirio non ha bisogno di fare campagna elettorale perché lo danno al 60 percento dei sondaggi, in Piemonte, e tantomeno nel VCO che in 20 anni non ha saputo mettersi d’accordo per un ospedale, dato che il PD lo ha affondato con il referendum dei primi anni 2000. In quanto al dialogo del PD…beh…ho esperienze personali sulla vostra capacità di dialogare con chi può darvi il voto e comportarvi in modo arrogante con i cittadini che non hanno peso per voi. Ci vediamo alle elezioni.

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  2. Dimenticavo. In quanto a “mani rapaci” sono 70 anni che le mettete su Verbania e in questo ultimo periodo basta girare per vedere come avete devastato la città con improbabili piazze di cemento o altri orrori. I fondi del pnrr non vanno utilizzati a capocchia ma in maniera mirata. Il comunicato che avete fatto con un notevole pelo sullo stomaco e con stile collodiano è la dimostrazione plastica che forse a Verbania è ora di cambiare evitando che le vostre “mani rapaci” possiate metterle in tasca definitivamente. Buon anno.

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  3. Ultima integrazione. La fondazione gimbe che monitora costantemente i lea delle regioni italiane pone il Piemonte al 6 posto nella 2 fascia. Non eccellente ma buono. Evidentemente il problema non è regionale ma locale e nello specifico del vco. Noto che i lea in Lombardia sono in prima fascia e che le regioni in cui la sanità è migliore sono Emilia, Veneto, Toscana, Lombardia. Piemonte appena sotto. Quindi le bugie e le chiacchiere targate PD sono a zero. Potete solo riflettere sugli errori e sul fatto che la gente non ha fiducia in voi. E mi pare che nin abbiate imparato nulla.

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  4. Mah, riguardo i progetti ospedale unico, Ires o Ares cambia solo la vocale iniziale, in quanto ambo gli schieramenti li hanno sistematicamente abbandonati, a ridosso delle elezioni o subito dopo. Sui fondi PNRR e sul loro utilizzo ci sono appositi controlli, sia preventivi del governo (giova ricordare che quello attuale è di centro destra), che successivi della Corte dei Conti. Infine sulle promesse in campagna elettorale, anche l’ attuale e frammentata destra verbanese dimostra di non essere da meno: 2 candidati sindaci, progetti faraonici ed utopistici, con terminologia anglosassone ad effetto…. Siamo alle solite menate bipartisan. Sanità inclusa, a qualsiasi livello istituzionale.

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    • se alle prossime elezioni comunali, regionali ed europee andrà come prevedo il problema non sarà bipartisan ma sinistrapartisan

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    • Bisogna però constatare che, tranne un periodo di pausa politica dovuta all’unico sindaco di DX, del breve periodo dal 45/46 ad oggi (2023) il governo della ns città è sempre stato nelle mani della SX.
      E’ quindi solo una logica conseguenza “appioppare” gli errori commessi unicamente a tale corrente. Che lo si voglia o no, è un dato di fatto.
      Spero che su questo non ci sia alcun dubbio….

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      • Sperando che in futuro non si continui con la solita alternanza senza alternativa …

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      • Oracolo di Intra 8 Gennaio 2024, 5:58

        Il mandato Zacchera è stata una parentesi da dimenticare ,finita nel modo peggiore

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        • non è vero. In tre anni ha fatto molto. Le bugie della sinistra hanno le gambe corte. ed è stato votato per il disastro della giunta Zanotti. Dunque stia sereno e vada a votare che vedremo chi vincerà.

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          • Difatti non capisco come mai quella giunta sia implosa. Alcuni vicini all’ex parlamentare allora sindaco dimissionario ne imputarono la responsabilità alla lega, ma la cosa non è stata mai chiarita….

          • Hanno lavorato talmente bene, in quei tre anni, che la tornata successiva ci ha portato l’attuale sindaco. Tutto dire….

  5. Oracolo di Intra 9 Gennaio 2024, 23:14

    Roberto vai sul sito della Regione e vedrai che non c’e’ u medico disponibile per Verbania, se ne vuoi uno da Gravellona o Stresa ti occorre la deroga o autorizzazione da parte del medico fuori verbania ,è una cosa grottesca.Ho telefonato e per le mie ricette salvavita mi hanno consigliato di contattare la guardia medica e stop nel frattempo.
    Questa è la situazione con quello che paghiamo tutti i mesi da 40anni per la sanità. E poi mi chiedono perché non voto più ?

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    • Mi dispiace della tua situazione. Io l’ho trovato subito appena il mio è andato in pensione. In due minuti ero un suo paziente.
      Non so ora come siamo. Certo che se la situazione è da molti anni cosi la responsabilità è un po’ di tutti. Buona fortuna

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      • Pressoché uguale da nord a sud. Anni addietro il numero chiuso alla facoltà di medicina ha avuto la sua ragion d’essere, ma ora ci sarebbe bisogno di un’inversione di rotta.

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        • Concordo in pieno. ma servirebbe una medicina non regionale. secondo me

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          • Purtroppo il Belpaese è da sempre caratterizzato dalle riforme a metà, cioè incompiute: nella fattispecie, di fatto siamo ad uno stato intermedio tra un Servizio Sanitario Nazionale e Regionale. Non so quale sistema sia più efficiente, fatto sta che quello delle competenze miste in generale è un principio che alja lunga crea confusione di ruoli e sovrapposizioni.

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