NOVITA’ PER LA GESTIONE FAUNISTICA DOPO L’AMPLIAMENTO DEL PARCO NAZIONALE DELLA VAL GRANDE

NOVITA’ PER LA GESTIONE FAUNISTICA DOPO L’AMPLIAMENTO DEL PARCO NAZIONALE DELLA VAL GRANDE

In seguito al recente ampliamento dell’area protetta, l’Ente Parco Nazionale della Val Grande comunica importanti novità relative alle attività di pesca e di gestione del cinghiale nei nuovi territori.  In merito alla pesca, nei tratti del Toce essa non può essere svolta con le stesse modalità adottate precedentemente all’ampliamento. Il Parco ha tra le proprie finalità principali la conservazione della biodiversità e questo vale anche per la gestione delle sue acque. Attualmente per esercitare la pesca su parte del fiume è sufficiente essere in possesso della tessera Fipsas, senza necessità di pagare il tesserino del Parco, ma ciò non significa che non debbano essere applicate le modalità di pesca recentemente approvate nel nuovo regolamento.  E’ bene pertanto che chiunque sia abilitato a praticare l’attività della pesca si attenga al regolamento del Parco, di cui si può prendere visione sul sito ufficiale (https://www.parcovalgrande.it/novdettaglio.php?id=78045) o richiederlo presso la sede di Vogogna.

Sempre in ambito di gestione faunistica, il Parco Nazionale della Val Grande ha stretto con la Provincia del Vco una collaborazione per il controllo del cinghiale sul territorio di competenza. La convenzione vede Ente Parco e Amministrazione Provinciale cooperare attivamente per contrastare la crescente presenza di questo ungulato su cui, già in passato, i due enti hanno adottato piani specifici per il controllo e il contenimento.  La novità consiste nel fatto che la convenzione permetterà un’azione sinergica di maggiore incisività, utile anche per contrastare la diffusione della peste suina africana.  La Provincia del Vco sarà responsabile delle operazioni di contenimento del cinghiale nei territori recentemente inclusi nel Parco e la Polizia Provinciale si farà carico dell’organizzazione e dell’autorizzazione degli interventi di controllo della specie che dovranno essere eseguiti esclusivamente con munizioni a ridotto impatto ambientale (senza quindi l’utilizzo del piombo).  Inoltre la Provincia intensificherà il controllo nelle zone esterne limitrofe al Parco, dove la specie dimostra maggiore criticità, anche su segnalazione del Parco. La convenzione per la gestione del cinghiale avrà validità fino al 28 febbraio 2026, in linea con il piano di contenimento della specie nella Provincia del Vco.  L’accordo garantirà una gestione più efficace e sostenibile della specie sul territorio tutelando ambiente, attività economiche e sicurezza dei cittadini. Luigi Spadone, presidente del Parco Nazionale della Val Grande, commenta:  Sulla pesca nella tratta del Toce abbiamo fatto un significativo passo avanti cercando di mantenere fede alle considerazioni espresse in occasione dell’assemblea della FIPSAS, consentendo la pesca sulla Toce, uniformando le date di apertura ed evitando ulteriori pagamenti. Si tratta di un decreto provvisorio per il 2024, che consentirà di approfondire meglio alcune tematiche anche confrontandoci con gli stessi pescatori. In tema gestione del cinghiale,  la convenzione sottoscritta con la Provincia,  anche grazie alla collaborazione tra Reparto Carabinieri Parco e Polizia Provinciale, consentirà di avere una maggiore incisività e di raggiungere i numeri previsti nel piano di contenimento che ha avuto l’approvazione di Ispra.

NELLA FOTO Luigi Spadone

  1. URGENTE intervenire/cinghiali. Tutte le notti, tutti i cacciatori disponibili.
    Persone coltivano un orto – verdura bio, chilometro zero… – e vedono il loro lavoro regolarmente distrutto. Ci vuole volontà politica non solo sulla carta. I responsabili devono decidere da che parte, lobby!, stanno.

    Reply

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.