![NUOVA USCITA DISCOGRAFICA PER CRISTINA MESCHIA NUOVA USCITA DISCOGRAFICA PER CRISTINA MESCHIA](https://www.verbaniamilleventi.org/wp-content/uploads/2020/10/meschia-cristina-5-1-420x255.png)
CAMALEONTE GITANO – Viaggio Intorno al Mondo è il titolo della nuova uscita discografica della cantante verbanese CRISTINA MESCHIA. Il disco ” Camaleonte Gitano” si potrà trovare presso la Libreria Alberti di Intra e online (IBS, Amazon, ird). Produzione Esecutiva, Artistica e voce: Cristina Meschia / Fisarmonica, Contrabbasso, mandolino e cucchiai di legno : Julyo Fortunato Chitarra Classica, Manouche, sonagli, cori e Balalaika: Alessandro Di Virgilio Anais Drago: Violino / Registrato Presso Riverside Studio di Torino il 25 gennaio e il 25 febbraio 2020
Camaleonte Gitano si propone di unire mondi musicali diversi: ma con molti punti di contatto, ad esempio quello rom e balcanico con quello del meridione italiano, entrambe realtà difficili dal punto di vista economico e sociale, ma ricche di cultura. Brani malinconici si alternano a sfrenati balli dalle ritmiche tipicamente gitane, come inevitabile dominate da violino e fisarmonica, in undici tappe che si succedono velocemente passando in diverse nazioni e aree geografiche conoscendone le varie lingue e apprezzandone le diverse culture. Dalle due piccole realtà dell’Italia settentrionale e meridionale, il viaggio musicale continua in Europa e nei paesi Balcanici, per poi raggiungere, attraversando l’Oceano Atlantico l’Argentina, il Cile, Il Messico.
E’ un tributo alla vocalità e anche alla voce come strumento musicale e narrativo insieme, alla sua capacità di cantare e raccontare una storia al tempo stesso. La voce è una chiave per superare ogni barriera e confine. Canti di abbandono, di nostalgia, di lontananza, di risposte negate, Canti d’amore, di sdegno, di forte appartenenza, di legami indissolubili con le origini. Danze passionali, viscerali, universali. La simbiosi musicale creatasi tra i musicisti, che provengono da settori e generi diversi e che hanno suonato nel disco, promuove incontri, scambi, impulsi interessanti e nuove sonorità.
“Cu ti lu dissi” brano popolare siciliano reso noto da Rosa Balistreri. E’ un canto d’amore, un amore altalenante, con luci ed ombre, difficoltoso, ma alla fine l‟amata “ciatu di lu me cori” è il vero ed il solo amore.
“Opa Tsupa” canzone popolare balcanica
“Fioca” canto delle valli del Verbano Cusio Ossola musicato da L. Rolandini su una poesia di Armando Tami. Il titolo del libro delle poesie “Alegar e Grazia” allude a un intervento dell’essere superiore. E’ un appello alla grazia: “ Che tu abbia le grazie necessarie per essere allegro e andare avanti nella vita”.
“Dream of you” standard jazz manouche. Contenuto anche nell’album “Rome 1949” di Django Reinhard e Stéphane Grappelli.
“La Llorona” si ispira al personaggio tipico delle leggende messicane rappresentante il fantasma di una donna che ha ucciso i suoi figli per vendicarsi del marito infedele. Le sue origini possono essere fatte risalire al XIX secolo, anche se il brano fu pesantemente modificato nel periodo della Rivoluzione Messicana, fino a raggiungere la sua forma attuale. La canzone conobbe un discreto successo nel 1968 quando fu interpretata dal cantante spagnolo Raphael. Nel 1993 la cantante del Costa Rica Chavela Vargas la inserì nel suo repertorio, contribuendo alla sua diffusione.
“La Trata Mas” Danza tradizionale greca. Questo ballo simboleggia il ringraziamento per la pesca, essa veniva praticata per celebrare il successo dalle battute di pesca. Questo modo celebrativo di ringraziamento ai pescatori fa pensare che questa danza è probabilmente molto più antica rispetto il periodo Ottomano.
“Ma Navu” Questa danza, relativamente moderna (coreografia di Rayah Spivak 1975, su musica di Yossi Spivak) appartiene al filone Yemenita, in quanto oltre a utilizzare il rispettivo passo con le sue possibili varianti, viene ballata su musica con melodia tipicamente orientale e suonata con strumenti a fiato che, come il flauto, ricordano tempi antichi. Il nome “ Ma Navu” significa “ come è bello”.
“Milonga de la anunciación” è tratta dall’opera tango (tango operita) Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla su libretto di Horacio Ferrer. La sua prima rappresentazione è stata eseguita al Teatro Colón di Buenos Aires l’8 maggio del 1968. La trama, alquanto surreale, si incentra sulla figura di una prostituta della città di Buenos Aires, in Argentina; la seconda parte dell’opera si svolge dopo la sua morte.
“Ederlezi” è una canzone popolare tradizionale in lingua romaní delle popolazioni di etnia Rom dei Balcani, principalmente in Serbia.Il titolo si riferisce
alla festività serba di Đurđevdan (Ђурђевдан), chiamata in lingua rom appunto Ederlezi, che cade il 6 maggio e celebra la primavera. Si tratta di una festa molto sentita dai Rom nei Balcani e in ogni parte del mondo, a prescindere dalle connotazioni religiose dei vari gruppi.
“Gracias a la vida” è una canzone folk cilena composta ed interpretata dalla cilena Violeta Parra, tra le figure degli artistiche che hanno posto le basi per il movimento culturale e musicale conosciuto come Nueva Canción Chilena. Nel 1971 la cantante argentina Mercedes Sosa pubblica la cover della canzone nel suo album in tributo a Violeta Parra Homenaje a Violeta Parra; per Sosa diviene una sorta di inno personale e viene eseguita costantemente in tutti i suoi spettacoli fino alla morte. Tale canzone diventa molto popolare e si diffonde anche a livello internazionale. Nel 1974 la cantante folk statunitense Joan Baez inserisce la canzone Gracias a la vida nell’album omonimo, registrato allo scopo di denunciare gli orrori della dittatura del generale Augusto Pinochet in Cile. Sempre nello stesso anno, la cantante italiana Gabriella Ferri traduce il brano in lingua italiana con il titolo Grazie alla vita.
“Rumelaj” Ondeggia, ammicca, sfiora avanza e retrocede, sinuoso: è il passo della più femminile e amata delle danze Rom, arrivata nelle nostre piazze dalla Macedonia, Transilvania e probabili origini anche dalla vicina Turchia, dedicata all’affascinante e seduttiva donna di Rumelia. La danza è di fatto molto simile alla Yeni Jol, di origine turca ed il testo della canzone è piuttosto volgare.
Cristina Meschia è nata a Verbania nel 1990. Si avvicina alla musica con lo studio del clarinetto all’ Ente Musicale di Verbania, poi si appassiona al canto alla scuola di musica Arturo Toscanini di Verbania, Vocal Classes di Luca Jurman a Milano e successivamente all’Accademia del Suono di Milano con Paola Folli, Francesco Rapaccioli e Vera Calacoci. Nel 2016 laurea in Canto Pop (Corsi Accademici di I° livello) al Conservatorio Federico Ghedini di Cuneo. Dal 2012 affina la tecnica vocale seguendo lezioni di canto posturale dell’insegnante Beatrice Sarti a Bologna. Partecipa abitualmente a Masterclass e lezioni di tecnica vocale, canto moderno, jazz e foniatria. Nel 2015 é tra i diplomati di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, laboratorio di alta formazione del teatro, della canzone, delle arti multimediali (un progetto promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e il Conservatorio Santa Cecilia). Studia con Rossana Casale, Tosca Donati, Piero Fabrizi, Ilaria Patassini (Pilar), Gabriella Scalise , Rudy Marra, Joe Barbieri e molti altri e Masterclass con il comitato scientifico composto da: Samuele Bersani, Francesco De Gregori, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Roberto Angelini, Gino Castaldo e Ernesto Assante. Approfondisce lo studio del jazz presso il Conservatorio N. Paganini di Genova (2018). Dal 2018 frequenta a Torino il corso triennale di Musica & Terapia presso Apim Associazione Professionale italiana Musicoterapeuti. Nel novembre 2020 è prevista la laurea specialistica in Canto Pop Rock presso il Conservatorio A. Boito di Parma.
DISCOGRAFIA Nel 2012 incide con il chitarrista Alessio Menconi il cd “iDea”, una raccolta di piccole perle della nostra musica Italiana e di alcuni inediti di Menconi. (EtichettaFingerpiking.net). Nell’ Ottobre 2014 esce la compilation di Curiosando Editore che comprende nove brani inediti cantati da nove nuovi voci italiane, tra cui Cristina con il brano “Fuori Roma”degli autori Andrea Amati e Marco Ciappelli. La compilation è in distribuzione sul web e in alcune edicole italiane. (Etichetta: Curiosando Editore, Warner Music Edizioni). Esce nel novembre 2015 il videoclip dell’inedito “Tutto più facile”(F.Ferrazzo) realizzato da 10/13 films. (Autoprodotto) e il singolo “Ombre” (M. Ciappelli- F.Sighieri). Nel settembre 2016 pubblica “Intra”, lavoro – nato con la collaborazione del pianista Riccardo Zegna che ha suonato e curato gli arrangiamenti- ha avuto il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia del VCO, Comune di Stresa, Comune di Verbania Comune di Ghiffa, Parco Nazionale Val Grande, Museo dell’Arte e del Cappello, rete museale dell’alto verbano. Tra gli ospiti dell’album (che contiene dodici tracce) il contrabbassista Luca Alemanno, il batterista Nicola Angelucci, il contrabbassista Gabriele Evangelista, il chitarrista Alessandro Di Virgilio, il flautista Dario Terzuolo, il sassofonista Jacopo Albini, il quartetto d’archi Aether Quartet e il cantautore Federico Sirianni. (IRD distribution) A Novembre 2018 pubblica “Inverna” un disco tra folk e jazz, composto da 9 brani arrangiati da Giampaolo Casati, che racchiude le tradizioni lombarde, i canti di protesta e contro la guerra (“E l’era tardi” di Enzo Jannacci), canti di lavoro (“Bella Ciao delle mondine” e “Povre Filandere”) ma anche canzoni d’amore (“Bèll usellìn del bosch” e “Oh mamma la mè mamma il muratore”) e la nostalgica ballata “Gh’è ammò on Quaivun” di Nanni Svampa, con lo scopo di riscoprire ciò che costituisce una parte molto rilevante della cultura della Lombardia, una fotografia in bianco e nero resa a colori per essere tramandata con rinnovata freschezza, un andirivieni tra epoche, tra Milano e il Lago Maggiore. Il disco nasce grazie all’incontro con il maestro e trombettista Giampaolo Casati che prende a cuore il progetto e decide di scriverne gli arrangiamenti. Ruolo rilevante ha avuto Gianluca Tagliazzucchi che ha seguito con pazienza tutta l’evoluzione di “Inverna”. Hanno suonato Gianluca Tagliazzucchi (piano), Riccardo Fioravanti (contrabbasso e basso elettrico), Marco Moro (flauto), Manuel Zigante (violoncello), Umberto Fantini (violino), Julyo Fortunato (fisarmonica), Gilson Silveira alle percussioni e Alessio Menconi alla chitarra. Registrato presso Riverside Studio Torino- Distribuzione IRD. “Inverna” ha ottenuto il Patrocinio della Regione Lombardia.