NUOVA USCITA DISCOGRAFICA PER CRISTINA MESCHIA

NUOVA USCITA DISCOGRAFICA PER CRISTINA MESCHIA

CAMALEONTE GITANO – Viaggio Intorno al Mondo  è il titolo della nuova uscita discografica della cantante verbanese CRISTINA MESCHIA. Il disco ” Camaleonte Gitano” si potrà trovare presso la Libreria Alberti di Intra e online (IBS, Amazon, ird).   Produzione Esecutiva, Artistica e voce: Cristina Meschia    /      Fisarmonica, Contrabbasso, mandolino e cucchiai di legno : Julyo Fortunato  Chitarra Classica, Manouche, sonagli, cori e Balalaika: Alessandro Di Virgilio  Anais Drago: Violino     /      Registrato Presso Riverside Studio di Torino il 25 gennaio e il 25 febbraio 2020 

Camaleonte Gitano si propone di unire mondi musicali diversi: ma con molti punti di  contatto, ad esempio quello rom e balcanico con quello del meridione italiano, entrambe  realtà difficili dal punto di vista economico e sociale, ma ricche di cultura.  Brani malinconici si alternano a sfrenati balli dalle ritmiche tipicamente gitane, come  inevitabile dominate da violino e fisarmonica, in undici tappe che si succedono velocemente  passando in diverse nazioni e aree geografiche conoscendone le varie lingue e  apprezzandone le diverse culture. Dalle due piccole realtà dell’Italia settentrionale e  meridionale, il viaggio musicale continua in Europa e nei paesi Balcanici, per poi  raggiungere, attraversando l’Oceano Atlantico l’Argentina, il Cile, Il Messico. 

E’ un tributo alla vocalità e anche alla voce come strumento  musicale e narrativo insieme, alla sua capacità di cantare e raccontare una storia al  tempo stesso.  La voce è una chiave per superare ogni barriera e confine.  Canti di abbandono, di nostalgia, di lontananza, di risposte negate, Canti d’amore, di  sdegno, di forte appartenenza, di legami indissolubili con le origini. Danze  passionali, viscerali, universali.   La simbiosi musicale creatasi tra i musicisti, che provengono da settori e generi diversi  e che hanno suonato nel disco, promuove incontri, scambi, impulsi interessanti e  nuove sonorità.  

“Cu ti lu dissi” brano popolare siciliano reso noto da Rosa Balistreri. E’ un canto d’amore, un  amore altalenante, con luci ed ombre, difficoltoso, ma alla fine l‟amata “ciatu di lu me cori”  è il vero ed il solo amore.  

“Opa Tsupa” canzone popolare balcanica  

“Fioca” canto delle valli del Verbano Cusio Ossola musicato da L. Rolandini su una poesia di  Armando Tami. Il titolo del libro delle poesie “Alegar e Grazia” allude a un intervento  dell’essere superiore. E’ un appello alla grazia: “ Che tu abbia le grazie necessarie per essere  allegro e andare avanti nella vita”.  

 “Dream of you” standard jazz manouche. Contenuto anche nell’album “Rome 1949” di  Django Reinhard e Stéphane Grappelli.  

“La Llorona” si ispira al personaggio tipico delle leggende messicane rappresentante  il fantasma di una donna che ha ucciso i suoi figli per vendicarsi del marito infedele. Le sue  origini possono essere fatte risalire al XIX secolo, anche se il brano fu pesantemente  modificato nel periodo della Rivoluzione Messicana, fino a raggiungere la sua forma attuale.  La canzone conobbe un discreto successo nel 1968 quando fu interpretata dal  cantante spagnolo Raphael. Nel 1993 la cantante del Costa Rica Chavela Vargas la inserì nel  suo repertorio, contribuendo alla sua diffusione.  

 “La Trata Mas” Danza tradizionale greca. Questo ballo simboleggia il ringraziamento per la  pesca, essa veniva praticata per celebrare il successo dalle battute di pesca. Questo modo  celebrativo di ringraziamento ai pescatori fa pensare che questa danza è probabilmente  molto più antica rispetto il periodo Ottomano.  

“Ma Navu” Questa danza, relativamente moderna (coreografia di Rayah Spivak 1975, su  musica di Yossi Spivak) appartiene al filone Yemenita, in quanto oltre a utilizzare il rispettivo  passo con le sue possibili varianti, viene ballata su musica con melodia tipicamente orientale  e suonata con strumenti a fiato che, come il flauto, ricordano tempi antichi. Il nome “ Ma  Navu” significa “ come è bello”.  

 “Milonga de la anunciación” è tratta dall’opera tango (tango operita) Maria de Buenos  Aires di Astor Piazzolla su libretto di Horacio Ferrer. La sua prima rappresentazione è stata  eseguita al Teatro Colón di Buenos Aires l’8 maggio del 1968. La trama, alquanto surreale, si  incentra sulla figura di una prostituta della città di Buenos Aires, in Argentina; la seconda  parte dell’opera si svolge dopo la sua morte.  

“Ederlezi” è una canzone popolare tradizionale in lingua romaní delle popolazioni di  etnia Rom dei Balcani, principalmente in Serbia.Il titolo si riferisce  

alla festività serba di Đurđevdan (Ђурђевдан), chiamata in lingua rom appunto Ederlezi,  che cade il 6 maggio e celebra la primavera. Si tratta di una festa molto sentita dai Rom nei  Balcani e in ogni parte del mondo, a prescindere dalle connotazioni religiose dei vari gruppi. 

“Gracias a la vida” è una canzone folk cilena composta ed interpretata dalla cilena Violeta  Parra, tra le figure degli artistiche che hanno posto le basi per il movimento culturale e  musicale conosciuto come Nueva Canción Chilena. Nel 1971 la cantante  argentina Mercedes Sosa pubblica la cover della canzone nel suo album in tributo a Violeta  Parra Homenaje a Violeta Parra; per Sosa diviene una sorta di inno personale e viene eseguita  costantemente in tutti i suoi spettacoli fino alla morte. Tale canzone diventa molto popolare e  si diffonde anche a livello internazionale. Nel 1974 la cantante folk statunitense Joan  Baez inserisce la canzone Gracias a la vida nell’album omonimo, registrato allo scopo di  denunciare gli orrori della dittatura del generale Augusto Pinochet in Cile. Sempre nello  stesso anno, la cantante italiana Gabriella Ferri traduce il brano in lingua italiana con il  titolo Grazie alla vita.  

“Rumelaj” Ondeggia, ammicca, sfiora avanza e retrocede, sinuoso: è il passo della più  femminile e amata delle danze Rom, arrivata nelle nostre piazze dalla Macedonia,  Transilvania e probabili origini anche dalla vicina Turchia, dedicata all’affascinante e  seduttiva donna di Rumelia. La danza è di fatto molto simile alla Yeni Jol, di origine turca ed  il testo della canzone è piuttosto volgare. 

Cristina Meschia è nata a Verbania nel 1990.   Si avvicina alla musica con lo studio del clarinetto all’ Ente Musicale di  Verbania, poi si appassiona al canto alla scuola di musica Arturo Toscanini di Verbania, Vocal  Classes di Luca Jurman a Milano e successivamente all’Accademia del Suono di Milano con  Paola Folli, Francesco Rapaccioli e Vera Calacoci.  Nel 2016 laurea in Canto Pop (Corsi Accademici di I° livello) al Conservatorio Federico  Ghedini di Cuneo. Dal 2012 affina la tecnica vocale seguendo lezioni di canto posturale  dell’insegnante Beatrice Sarti a Bologna. Partecipa abitualmente a Masterclass e lezioni di  tecnica vocale, canto moderno, jazz e foniatria.  Nel 2015 é tra i diplomati di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, laboratorio di alta  formazione del teatro, della canzone, delle arti multimediali (un progetto promosso dalla  Regione Lazio in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e il Conservatorio  Santa Cecilia). Studia con Rossana Casale, Tosca Donati, Piero Fabrizi, Ilaria Patassini (Pilar),  Gabriella Scalise , Rudy Marra, Joe Barbieri e molti altri e Masterclass con il comitato  scientifico composto da: Samuele Bersani, Francesco De Gregori, Carmen Consoli, Niccolò  Fabi, Roberto Angelini, Gino Castaldo e Ernesto Assante.  Approfondisce lo studio del jazz presso il Conservatorio N. Paganini di Genova (2018).  Dal 2018 frequenta a Torino il corso triennale di Musica & Terapia presso Apim  Associazione Professionale italiana Musicoterapeuti.  Nel novembre 2020 è prevista la laurea specialistica in Canto Pop Rock presso il  Conservatorio A. Boito di Parma.  

DISCOGRAFIA  Nel 2012 incide con il chitarrista Alessio Menconi il cd “iDea”, una  raccolta di piccole perle della nostra musica Italiana e di alcuni inediti di Menconi.  (EtichettaFingerpiking.net). Nell’ Ottobre 2014 esce la compilation di Curiosando Editore  che comprende nove brani inediti cantati da nove nuovi voci italiane, tra cui Cristina con il  brano “Fuori Roma”degli autori Andrea Amati e Marco Ciappelli. La compilation è in  distribuzione sul web e in alcune edicole italiane. (Etichetta: Curiosando Editore, Warner  Music Edizioni). Esce nel novembre 2015 il videoclip dell’inedito “Tutto più  facile”(F.Ferrazzo) realizzato da 10/13 films. (Autoprodotto) e il singolo “Ombre” (M.  Ciappelli- F.Sighieri).   Nel settembre 2016 pubblica “Intra”, lavoro – nato con la collaborazione del pianista  Riccardo Zegna che ha suonato e curato gli arrangiamenti- ha avuto il patrocinio della  Regione Piemonte, Provincia del VCO, Comune di Stresa, Comune di Verbania Comune di  Ghiffa, Parco Nazionale Val Grande, Museo dell’Arte e del Cappello, rete museale dell’alto  verbano. Tra gli ospiti dell’album (che contiene dodici tracce) il contrabbassista Luca  Alemanno, il batterista Nicola Angelucci, il contrabbassista Gabriele Evangelista, il chitarrista  Alessandro Di Virgilio, il flautista Dario Terzuolo, il sassofonista Jacopo Albini, il quartetto  d’archi Aether Quartet e il cantautore Federico Sirianni. (IRD distribution)  A Novembre 2018 pubblica “Inverna” un disco tra folk e jazz, composto da 9 brani  arrangiati da Giampaolo Casati, che racchiude le tradizioni lombarde, i canti di protesta e  contro la guerra (“E l’era tardi” di Enzo Jannacci), canti di lavoro (“Bella Ciao delle mondine”  e “Povre Filandere”) ma anche canzoni d’amore (“Bèll usellìn del bosch” e “Oh mamma la  mè mamma il muratore”) e la nostalgica ballata “Gh’è ammò on Quaivun” di Nanni Svampa,  con lo scopo di riscoprire ciò che costituisce una parte molto rilevante della cultura della  Lombardia, una fotografia in bianco e nero resa a colori per essere tramandata con rinnovata  freschezza, un andirivieni tra epoche, tra Milano e il Lago Maggiore. Il disco nasce grazie  all’incontro con il maestro e trombettista Giampaolo Casati che prende a cuore il progetto e  decide di scriverne gli arrangiamenti. Ruolo rilevante ha avuto Gianluca Tagliazzucchi che  ha seguito con pazienza tutta l’evoluzione di “Inverna”. Hanno suonato Gianluca  Tagliazzucchi (piano), Riccardo Fioravanti (contrabbasso e basso elettrico), Marco Moro  (flauto), Manuel Zigante (violoncello), Umberto Fantini (violino), Julyo Fortunato  (fisarmonica), Gilson Silveira alle percussioni e Alessio Menconi alla chitarra. Registrato  presso Riverside Studio Torino- Distribuzione IRD. “Inverna” ha ottenuto il Patrocinio della  Regione Lombardia. 

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