Nel giorno della scomparsa dello storico e critico d’arte Philippe Daverio, assai noto altresì come personaggio televisivo, alcuni ricordano alcuni ricordano e commentano con vari toni la confusa e polemica vicenda che legò il suo nome al Museo del Paesaggio di Verbania, di cui nel 2010 fu nominato presidente dimettendosi poi dopo soli due mesi dalla elezione. Daverio descrisse il Museo verbanese come la Pompei del Piemonte, con una grande quantità di opere ammassate nei magazzini senza alcun inventario e invitò il sindaco Zacchera a chiedere un intervento alla Soprintendenza e a far nominare un commissario. In una intervista denunciò anche ostruzionismo nei suoi confronti e nella vicenda non mancarono aspetti clamorosi, fino al sabotaggio della porta di ingresso della sede di Palazzo Biumi Innocenti prima di una seduta di consiglio.
PHILIPPE DAVERIO, IL RICORDO LEGATO AL MUSEO DEL PAESAGGIO
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