PIANO GRANDE: TANTO RUMORE PER NULLA? MA LA PROTESTA CONTINUA…

PIANO GRANDE: TANTO RUMORE PER NULLA? MA LA PROTESTA CONTINUA…

Riassumiamo gli ultimi sviluppi della controversa questione della Piana di Fondotoce che agita in questi giorni le cronache cittadine. Tutto prende il via dalla maxi progetto turistico della Società Malù  che comporta una variante al piano regolatore di impatto ambientale estremamente rilevante comprendendo in un colpo solo ampliamento e riqualificazione del campeggio Continental su terreni agricoli,  raddoppio del campo da golf da 9 a 18 buche con annesso club house e albergo e sottopasso della Statale 34,  centro sportivo con piscina coperta nel sito della ex fattoria De Antonis,  residence da 100 posti letto e ampio parcheggio a lato della Provinciale tra Fondotoce e Mergozzo  nei pressi della pista di bmx in costruzione e su cui ha presentato ricorso Italia Nostra.  Il tutto per un investimento di quasi 15 milioni di euro ed evidenziando come sviluppi collegati consistenti aumenti di posti di lavoro e di presenze turistiche.

Foto Ieronimo

Di fronte a una simile prospettiva l’immediata reazione delle associazioni ambientaliste,  di gruppi politici e cittadini preoccupati dall’atteggiamento dell’amministrazione comunale che sembra guardare con favore alla proposta, dalla celerità con cui essa viene portata in commissione (ieri sera) e in consiglio comunale (la prossima settimana) senza alcun confronto preliminare e senza tenere alcun conto delle proposte alternative avanzate dalle stesse associazioni per il futuro della zona in questione e per la sua salvaguardia ambientale.  Dall’intervento dell’assessore Giovanni Battista Margaroli ieri sera in Commissione urbanistica emerge però che di tutto quanto contenuto nel progetto della Società Malù il Comune concede solo una parte molto ridotta,  dicendo no al raddoppio del campo da golf,  all’impiego proposto per la ex cascina De Antonis, alle nuove costruzioni sulla Provinciale per Mergozzo.  Resterebbe solo un parziale ampliamento del camping Continental spostando la volumetria  della clubhouse del golf con conseguente migloramento della struttura ricettiva che potrebbe diventare a 4/5 stelle, mentre la Società realizzerebbe a proprie spese una pista ciclopedonale tra Statale 34 e spiaggia della Rustica.

La protesta comunque non si placa, come dimostra anche il partecipato presidio di ambientalisti, politici, comitati che ieri sera ha affiancato a Palazzo Flaim la riunione della Commissione urbanistica per ribadire il “no” alle varianti sul Piano Grande di Fondotoce.  Se l’amministrazione ha contestato le polemiche sollevate nei giorni scorsi in quanto basate sulla proposta complessiva avanzata dalla Società Malù senza tenere conto invece di quanto accettato dalla Giunta con una variante di impatto assai ridotto, ambientalisti e minoranze contestano comunque metodi e contraddizioni dell’amministrazione, che non si confronta prima di assumere decisioni ed è in contrasto con quanto affermato nel programma elettorale, e ribadiscono preoccupazioni legate ai nodi che non sono ancora sciolti, a partire dalla destinazione futura della ex cascina De Antonis. E non manca chi, come Silvano Boroli di “Insieme per Verbania”,  auspica che si ponga mano finalmente ad una revisione organica generale del Piano Regolatore, ponendo fine al susseguirsi di varianti parziali senza un organico disegno generale di riferimento per lo sviluppo turistico della città.

  1. quindi, sostanziale dietro-front della giunta? Una curiosità: la seconda foto, dall’alto, è dell’utente Luigi?

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  2. I fatti in estrema sintesi sono che gli interventi che si credeva sarebbero stati concessi a Fondotoce, sono frutto di un errore nel caricare i documenti nell’area riservata, che “LORO” hanno chiamato “eccesso di trasparenza” (sic!). In realtà ci sono delle concessioni, a mio parere anche criticabili (e non solo a mio parere), ma nulla di drammatico. Resta però tutta intera la speculazione di via alla Bolla, e questa è la vera “porcheria”, tra l’altro con degli argomenti volti a giustificarla, realmente imbarazzanti, ed è su questo punto che vorrei soffermarmi:

    Questo è ciò che voteranno: un terreno agricolo diventerà edificabile e ci faranno 8 villette! La giustificazione a ciò, la dice l’Assessore: “c’è crisi, chiuderà l’albergo Miralago, molti addetti al turismo sono rimasti a casa e non hanno ricevuto nemmeno la cassa integrazione, ci sono molti fallimenti e molti scheletri edili, l’amministrazione ha il dovere di dare un impulso al turismo”. Tra virgolette credo di avere inserito tutti i temi citati in difesa dell’indifendibile dall’assessore, ora provo a spiegare a lui e a chi legge, perché trasformare un terreno da agricolo a edificabile non risolve nemmeno uno dei problemi citati, anzi, è esattamente il senso della non comprensione del momento storico.
    La chiusura del Miralago o di altri alberghi, non può essere compensata con nuove villette, anche fossero a scopo turistico quale occupazione darebbero? Sarebbe invece il caso di capire che l’affitto diffuso debitamente normato potrebbe aiutare la riconversione, questo sì, anche di stabili abbandonati e di appartamenti in degrado o sfitti. Su questo ha ben detto il Senatore Boroli: serve un intervento complessivo e ragionato sul turismo. Questa speculazione edilizia afferma solo due principi: la discrezionalità (le varianti al PRG solo a chi vuole “il capo”) e la capacità della politica di non avere rispetto dei propri principi.
    Ieri sera, sulle questioni di merito ambientali, non c’è stato nessun voto contrario, la destra ha attaccato sulla mancanza di coerenza della maggioranza che palesemente è in contrasto con il suo programma elettorale , ma da sempre a destra i temi ambientali non sono un problema. Dal canto suo per la maggioranza il concetto più chiaro lo ha espresso Tartari, quando ha detto: “Non accetto che mi si dica che non sono ambientalista: da un anno posseggo un’auto elettrica e ho anche una bicicletta elettrica”.

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