Cgil Cisl e Uil organizzano un dibattito aperto e presidio in piazza Ranzoni mercoledi 17 maggio 2023 dalle ore 10 alle ore 12 per informare la cittadinanza sulle ultime vicende della sanità pubblica territoriale. In tutto il Piemonte si stanno svolgendo presidi e manifestazioni a sostegno della sanità pubblica e i sindacati così presentano l’iniziativa:
Le principali rivendicazioni sono quelle di avere una Sanità che sia Pubblica, efficace ed efficiente, che si realizzi la salvaguardia e la valorizzazione delle professioni da cui dipende il benessere della comunità e che avvenga al più presto un piano straordinario di assunzioni per garantire i diritti essenziali ai cittadini. La denuncia di Cgil Cisl e Uil è quella di una mancanza di organizzazione e programmazione regionale nei presidi ospedalieri e nei territori, la pochissima attenzione rivolta ai servizi alla persona ed una sanità basata meramente su calcoli economici, dove tutto è considerato come non in “costi benefici” ma in “costi economie”. La costante e crescente carenza di medici di medicina generale e di moltissime professioni sanitarie e le interminabili liste di attesa che gravano sulla salute e sulla prevenzione dei cittadini. Cgil Cisl e Uil chiedono la salvaguardia dell’articolo 32 della Costituzione, quindi l’accesso universale e pubblico al diritto di cura, il potenziamento dei servizi territoriali sociosanitari e dell’assistenza domiciliare, una vera programmazione della Sanità Piemontese che ad oggi non trova soluzioni, ma tampona una sanità già precaria che non ottempera alle indicazioni ministeriali né sui livelli di assistenza sanitaria e sociosanitaria assistenziale, né tantomeno sulla prevenzione e sulla tutela dei cittadini.
Nel territorio del Verbano Cusio Ossola, le preoccupazioni sul fronte sanità pubblica sono molteplici e di forte impatto sulla salute della cittadinanza; la mancanza e il procrastinarsi delle decisioni regionali sul territorio continua a creare soluzioni di contenzione dei problemi, ma che sono insufficienti per garantire un sistema sanitario degno di questo nome. La carenza di medici di base ( si contano circa 20 postazioni vacanti a copertura di 1600 cittadini ciascuno), la creazione di presidi ospedalieri territoriali (Case della Salute, presidi sociosanitari di assistenza primaria e di prevenzioni previsti e nei territori di Omegna, Verbania e Domodossola e di un Ospedale di Comunità, altro presidio della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti per interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra rete territoriale e ospedaliera di norma dotati di 20 posti letto) che rischiano di rimanere chiusi per la forte mancanza di personale medico, sanitario, tecnico ed amministrativo, un numero di posti letto insufficiente dovuto dai continui tagli al sistema sanitario e l’allungarsi delle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali e chirurgiche sono temi di fondamentale importanza che vanno affrontati e portati alla conoscenza dei cittadini.