RACCOLTA FIRME DELLA CISL PER UN FISCO PIU’ EQUO E GIUSTO

RACCOLTA FIRME DELLA CISL PER UN FISCO PIU’ EQUO E GIUSTO

Nel Vco prenderanno il via il 17 aprile, dalle ore 9 alle ore 13, al mercato sul lungo lago di Pallanza i gazebo allestiti nell’ambito dell’operazione con cui la Cisl Piemonte Orientale  lancia la raccolta firme per UN FISCO PIÙ EQUO E GIUSTO per sostenere la campagna “#firmalacrescita” e la legge di iniziativa popolare. Bonus da 1.000 euro, nuovo assegno familiare, fiscalità locale al servizio del cittadino, un’imposta sulla grande ricchezza e riduzione dell’evasione fiscale: questi i cinque punti fondamentali su cui si articola il progetto di legge di iniziativa popolare della Cisl che punta a dare più risorse a chi lavora, ai pensionati e alle aree sociali maggiormente colpite dalla crisi. I punti della nostra proposta – sintetizza il segretario della Cisl Piemonte Orientale, Luca Caretti – sono pochi ma chiari, ben definiti e concretamente realizzabili per arrivare a far pagare di meno chi lavora o è in pensione e di più chi possiede grandi rendite patrimoniali superiori a 500.000 euro.

IL PROGETTO DI LEGGE CISL SUL FISCO.  Con questa legge, la Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e via via decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro. Sostiene anche l’accorpamento degli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli (minorenni) e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito. La Cisl vuole realizzare una grande operazione redistributiva dei redditi a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere la crescita delle disuguaglianze. Per questo chiede l’introduzione di una imposta ordinaria, pari al 4%, sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato. In questo modo – spiega  Caretti – vogliamo dare più risorse a chi lavora, ai pensionati e alle fasce sociali medio-basse e garantire i servizi ai cittadini, senza ricorrere all’aumento della fiscalità locale. Intendiamo anche ottenere una maggiore giustizia fiscale, tassando le grandi ricchezze finanziarie e immobiliari e valorizzando la lotta all’evasione fiscale a livello nazionale e locale. Abbiamo scelto la strada della raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare perché il governo non ha ritenuto di confrontarsi con il sindacato su un tema così importante come il fisco che è una leva straordinaria non solo per creare un po’ di equità, ma anche per rilanciare i consumi e dare lavoro alle imprese . Sul tema pensioni, invece, la Cisl chiede un nuovo patto tra le generazioni per una previdenza più equa e sostenibile al fine di favorire il lavoro dei giovani, anche attraverso una revisione della Riforma Fornero, introducendo maggiori flessibilità in uscita. Per la Cisl bisogna rendere di fatto obbligatoria la previdenza complementare, specie per i lavoratori più giovani, favorendo tramite i contratti collettivi di lavoro l’adesione generalizzata dei lavoratori ai fondi pensione e creare anche le condizioni affinché il calcolo della pensione con il metodo contributivo, venga effettuato secondo modalità e criteri più equi, anche per evitare che gli effetti negativi della crisi pesino sulla futura pensione.

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