Chi governa il Piemonte fa lo struzzo sulla rete ospedaliera del Vco. Presidente e assessore nascondono la testa sotto la sabbia per non ascoltare la protesta unanime del territorio, ma la scelta resta sbagliata, così come restano le tante voci autorevoli che chiedono l’ospedale unico. Così il vicepresidente della Commissione Sanità di Palazzo Lascaris e segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi, torna ad attaccare la maggioranza che ha proposto il recupero totale dei due ospedali di Domodossola e Verbania e cancella con un colpo di spugna la realizzazione dell’ospedale unico di Ornavasso, sul quale si era raggiunto un accordo ed erano stati individuati i fondi necessari. A rinfocolare la polemica è il fatto che durante la conferenza dei capigruppo il consigliere leghista Alberto Preioni, nel silenzio degli alleati di maggioranza, ha negato il consiglio regionale aperto chiesto dal Pd per ascoltare anche le voci esterne al consiglio, come sindaci, ordine dei medici e sindacati. Rossi prosegue con toni duri il suo attacco: E’ proprio il caso di dirlo: quanto il gioco si fa duro… la destra scappa e svela il suo vero volto. Quello di chi si tira indietro di
fronte alle proprie responsabilità politiche e amministrative venendo meno al compito più importante di chi si assume l’onere di governare: prendere le decisioni. Ecco perché la questione del Vco non può essere derubricata a questione locale. Il presidente Cirio e l’assessore Icardi antepongono la tenuta e la tranquillità all’interno della maggioranza agli interessi dei cittadini del Vco, piegandosi ai diktat della Lega e delegando al consiglio regionale una scelta che loro non sono stati in grado di assumere. Ma come possono i consiglieri decidere consapevolmente senza aprire un confronto costruttivo con il territorio, gli amministratori locali e i portatori di interessi? Lo stesso Preioni non solo ha imbavagliato il territorio, ma ha anche forzato la mano in consiglio regionale per calendarizzare con urgenza la Pdcr con il recvupero dei due ospedali all’ordine del giorno. Perché tanta fretta? Di cosa ha paura Preioni? Forse dell’ennesima contestazione unanime del territorio? Non è fuggendo dal confronto che si risolvono i problemi, così come non si cancella l’ignavia di questa maggioranza. Assistiamo ancora una volta all’umiliazione delle istituzioni, usate come un palcoscenico per risolvere problemi interni alla destra e non per servire i cittadini. Non ci arrenderemo e faremo tutto il possibile per concedere loro uno spazio di confronto.