RICORDATA UNA TRAGEDIA DEL LAGO

RICORDATA UNA TRAGEDIA DEL LAGO

La comunità della frazione di Feriolo di Baveno ha ricordato ancora una volta ieri sera la tragedia che segnò profondamente la vita del paese. Attorno alle ore 18 del 15 marzo 1867 una parte dell’abitato franò e venne inghiottita dal lago, facendo scomparire nelle acque 16 persone (tra cui 8 bambini) e con loro animali, case e ogni altra testimonianza di vita quotidiana.  Alcuni abitanti si sono riuniti proprio nel luogo della tragedia davanti allo specchio d’acqua dove a circa venti metri di profondità giacciono i resti di case e oggetti sprofondati. In una semplice ma significativa cerimonia don Giorgio Borroni ha impartito la benedizione, mentre i sub di Acquaviva Sport di Cureggio hanno acceso 16 torce sulla riva e con altre torce si sono spinti sopra le case affondate deponendo una corona sulle acque del lago.  A coordinare la cerimonia lo storico locale Pierangelo Caramella, che ha ricordato l’accaduto nella sua opera “Mentre il gelso buttava. Il disastro di Feriolo del 15 marzo 1867” pubblicata da Tararà.  Il titolo richiama l’importanza che il gelso rivestiva in passato,  occupando anche nella modesta economia feriolese  dell’Ottocento un posto significativo in quanto coltivato con estrema cura ed in misura rilevante.  A Feriolo anche nel marzo del 1867 si intravvedevano con i germogli i primi segnali di un nuovo rinascere del gelso. Ma in un istante la vita si interruppe, poiché una parte del paese all’improvviso fu inghiottita ed avvolta dall’abbraccio letale delle acque del lago.

Foto Verbania MillEventi

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