RIFACIMENTO LUNGOLAGO PALLANZA: CITTADINI DIVISI E LA LEGA INSISTE NEL DURO ATTACCO ALL’AMMINISTRAZIONE

RIFACIMENTO LUNGOLAGO PALLANZA: CITTADINI DIVISI E LA LEGA INSISTE NEL DURO ATTACCO ALL’AMMINISTRAZIONE

Abbiamo rilevato con assiduità le varie prese di posizione e le contrapposizioni tra cittadini, operatori economici, associazioni e gruppi politici in merito ai lavori che hanno trasformato il volto di piazza Garibaldi sul lungolago di Pallanza. Un intervento su cui di fatto la polemica resta apertissima e continuano incessantemente a susseguirsi commenti di toni critici o addirittura  di totale stroncatura ed altri che invece  sono di sostanziale approvazione della trasformazione in corso.  Tali divisioni si riflettono anche nel Consiglio di quartiere di Pallanza e ad esse non sono estranee le dimissioni rassegnate dal presidente Enzo Finotto. In campo politico ancora una volta le critiche più accese giungono dalla Lega Salvini, per la quale dopo l’intervento del segretario cittadino Luigi Airoldi, parte all’attacco dell’amministrazione e prende posizione anche il segretario provinciale Enrico Montani, che in una nota smonta punto per punto l’opera voluta dall’amministrazione Marchioniniç

Ci sono almeno tre diversi stili architettonici che convivono tra loro in uno spazio pubblico che oggi, così com’è stato realizzato, non soddisfa le aspettative di nessuno. Non soddisfa i cittadini, che se guardano alla bellezza delle vicine piazze nel Canton Ticino svizzero e la rapportano con la nostra si mettono le mani nei capelli, non i commercianti della zona che hanno subìto loro malgrado un vistoso calo di presenze: meno gente ai tavolini dei bar, meno famiglie che passeggiano, meno turisti invogliati a frequentare il lago. Non soddisfa i residenti ne’ i professionisti, valutato che al momento non c’è architetto o urbanista o esperto del paesaggio, che abbia preso una posizione pubblica pro piazza Garibaldi. Perché allora sindaco e giunta hanno avuto tanta fretta di concludere l’opera siffatta? Perché non fermarsi a riflettere? Perché non recepire le critiche ed i suggerimenti che sono via via arrivati da più parti e anche dal centrosinistra stesso? Perché non sistemare prima il nodo parcheggi e solo dopo aprire la piazza, salvaguardando così gli interessi di tutti?  Nelle vesti di assessore comunale fui tra i primi a schierarmi apertamente per la pedonalizzazione del “salotto buono” di Pallanza e ancora oggi a distanza di anni non mi rimangio nulla. Però così la piazza non funziona. Vero e proprio cuore pulsante di Pallanza, meritava di essere liberata dalle auto ma di essere riqualificata in altro modo. Non certo passando sopra le richieste di residenti, commercianti, esercenti e albergatori. Non certo facendosi beffe delle opposizioni consiliari. Tra pochi mesi Marchionini terminerà il suo mandato. Per noi il giudizio di questi quasi cinque anni di amministrazione è negativo per tutti, compresi gli ex assessori che al sindaco hanno chiuso la porta in faccia in questi anni;  la nuova, triste, piazza Garibaldi resterà l’emblema di un sindaco arrogante e incapace di ascoltare la sua gente.

  1. Oggettivamente e senza alcuna polemica politica a me pare molto “grigia”. Ci sono piazze con fontanelle che partono quando arrivi a piedi che sono molto belle. Manca un po’ di colore e di vivacità. Forse col tempo potrebbe essere migliorata. Sono abbastanza d’accordo con il fatto che il nostro sindaco sia piuttosto decisionista e persona sola al comando ma in effetti dovrebbe essere così dato il mandato personale dato dai cittadini. Per quello che mi riguarda alla gestione Marchionini do un 6 complessivo. Luci ed ombre. Ovviamente spero in una giunta di centrodestra ma onestamente non la ritengo complessivamente negativa. Probabilmente manca un dialogo con la cittadinanza ma un 6 pieno mi sembra un voto giusto.

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    • Concordo sulle migliorie. Sul voto direi che un 7 potrebbe starci, poiché ritengo che la sufficienza sia un tantino riduttiva, valutazione quest’ultima forse dovuta all’orientamento politico opposto. Per il resto credo che, più che una mancanza di dialogo con la cittadinanza, siamo di fronte alle solite diatribe: finita quella sull’ospedale, ora ci si attacca sulla piazza….

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  2. Sul lungolago avevano iniziato a far danni cementificamdolo. Poi non si sono più fermati. Sempre peggio.

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