RINVIO A GIUDIZIO CHIESTO DALLA PROCURA PER UN INFORTUNIO MORTALE SUL LAVORO

RINVIO A GIUDIZIO CHIESTO DALLA PROCURA PER UN INFORTUNIO MORTALE SUL LAVORO

La Procura di Verbania ha chiuso le indagini preliminari sull’ennesima tragica morte bianca, quella dell’operaio edile di 54 anni Antonio Pasquarelli, residente a Caprezzo, deceduto il 9 gennaio 2018 a Gravellona Toce per il crollo di un muro che stava demolendo. Il Pubblico Ministero titolare del fascicolo per omicidio colposo, Nicola Mezzina, ha chiesto il rinvio a giudizio per il suo datore di lavoro, D. B., 77 anni, di Cambiasca. L’udienza preliminare presso il Palazzo di Giustizia di corso Europa sarà il 10 ottobre. Il dramma si è consumato alle 11.30 mentre l’operaio, con un collega e in presenza del titolare della ditta per cui lavorava, era impegnato in un intervento di demolizione di una parete perimetrale portante, al primo piano di un fabbricato a due piani in corso di ristrutturazione e ampliamento: operazione che i due addetti stavano compiendo sotto gli occhi del titolare, che si trovava nello stesso locale, con martelli demolitori manuali. All’improvviso la parete è collassata verso l’interno del locale, travolgendo e schiacciando Pasquarelli.  I familiari della vittima si sono affidati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro a tutela dei diritti dei cittadini.

Nella foto Antonio Pasquarelli

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