ROSSI: CIRIO E LA LEGA SILENZIANO I TERRITORI E ABBANDONANO IL VCO

ROSSI: CIRIO E LA LEGA SILENZIANO I TERRITORI E ABBANDONANO IL VCO

di seguito comunicato stampa  in merito al consiglio regionale straordinario dedicato alla rete ospedaliera del VCO  Abbiamo giè riferito della odierna seduta stdraordinaria del consiglio regionale dedicata alla rete ospedaliera del Vco  con  la presentazione del progetto  dell’amministrazione di “Riqualificazione della rete ospedaliera dell’ASL VCO. Proposta al Consiglio per valutazione della modifica della scheda allegata alla DCR 286-18810 del 8 maggio 2018 ai fini della ristrutturazione degli attuali Presidi Ospedalieri di primo livello (ex D.M. 70/2015) di Verbania e Domodossola”.  Dopo le prime reazioni di sindaci presenti già pubblicate, ci giunge ora il seguente comunicato del vicepresidente della commissione sanità a Palazzo Lascaris e segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi:

Se Cirio e la Lega avessero portato avanti il progetto dell’ospedale unico, oggi avremmo potuto essere a Ornavasso, nel VCO, ad inaugurare una struttura moderna e all’avanguardia. Invece, siamo di nuovo al punto di partenza solo perché il presidente non ha avuto la forza di fare la cosa giusta e ha preferito gli equilibri interni di coalizione al bene dei cittadini. Ma il prezzo di questa “non scelta” lo pagheranno i cittadini del VCO. Alla fine del 2017 grazie al lavoro della giunta e della maggioranza guidata da Sergio Chiamparino,  il puzzle per un nuovo ospedale unico a Ornavasso era completo, dopo decenni di discussioni: c’era la condivisione dei Sindaci del territorio, il progetto e persino i finanziamenti pubblici necessari. Oggi Cirio, la sua giunta, la maggioranza buttano nel cestino un lavoro durato anni. Con la proposta contenuta nella PDCR 292, infatti, la destra affonda l’ospedale unico e vira verso la ristrutturazione degli attuali Presidi Ospedalieri di primo livello di Verbania e Domodossola. Una scelta contro ogni logica: contro il parere negativo di sindaci, sindacati, associazioni di categoria, ordine dei medici, esperti del settore e persino contro gli studi commissionati dalla stessa Regione. Parlano tanto di centralità dei territori, ringraziano i medici, ma poi non permettono loro nemmeno di parlare. Ci hanno negato le audizioni, poi hanno negato il consiglio aperto. Ecco perché oggi abbiamo dato voce a tutti coloro che Cirio e la Lega hanno chiuso fuori dal palazzo. Abbiamo letto le loro dichiarazioni perché il Consiglio non è la sede del partito che vince le elezioni, ma la casa di tutti i piemontesi e per questo abbiamo depositato più di 100 emendamenti per esprimere la nostra forte contrarietà al mantenimento dei due ospedali. Una scelta antistorica e incapace di rispondere ai bisogni di salute di quel territorio, come dimostrano l’aumento della mobilità passiva, l’esodo dei sanitari e il massiccio ricorso ai gettonisti. E’ un cortocircuito dovuto alla posizione della Lega, storicamente contraria all’ospedale unico, a cui il presidente, la giunta, gli alleati non hanno avuto la forza politica e il buonsenso di dire semplicemente che si tratta di una posizione insostenibile. Ecco perché la giunta non si prende la responsabilità di scegliere e scarica sul consiglio regionale ogni responsabilità come mai era accaduto nella storia di Palazzo Lascaris. Per questo il dibattito sull’ospedale della provincia più piccola del Piemonte diventa molto rilevante. Non solo perché ogni cittadino di questa regione, ogni territorio è meritevole delle stesse attenzioni, ma anche perché rivela il modus operandi di chi governa la nostra regione: amministratori incapaci di prendere decisioni difficili, di assumersi responsabilità, di mettersi davvero in ascolto del territorio.

Nella foto Domenico Rossi

  1. Riassumendo. Abbiamo una regione dittatoriale e presumibilmente anche un po’ “fascista” perché non ascolta ed esclude dal dialogo chi è a favore dell’ospedale unico. Si vede chiaramente il fez di Cirio e il saluto romano di preioni. Perché con chiamparino era già fatto tutto e l’ospedale di ornavasso praticamente già costruito. E tutto il vco targato Pd era una gioiosa macchina da guerra pronta a muoversi come dentro il sol dell’avvenire. In realtà io ricordo un ospedale a piedimulera praticamente già progettato e udite udite.. Il pd che governava il vco all’epoca con il mitico ravaioli promosse un bellissimo referendum che affosso’ il progetto. Nel frattempo si sono susseguite varie giunte tra cui Bresso e chiamparino. E l’ospedale non è stato fatto. Il vizio del PD, e si vede dal magro consenso, è semplicemente quello di mentire fino a quando le bugie diventano verità. Tipico stile propagandistico sovietico. Saluti.

    Reply
    • Sulla questione referendaria credo che il consenso, ed il conseguente risultato, siano stati trasversali. Sullo stile propagandistico, non so quale sia peggio: quello targato neo-Pd girotondino oppure quello nostalgico demodé su una “parte”, per fortuna, del fronte opposto, con qualche gaffe di troppo….

      Reply

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.