Mentre proseguono e si vanno completando il recupero delle imbarcazioni affondate e lo sgombero di quelle rimaste ai moli imposto dall’ordinanza del Commissario, la vicenda del porto turistico continua a far discutere su più fronti, in attesa che se ne chiariscano compiutamente i contorni, le responsabilità legate a gestione ordinaria e straordinaria della struttura e le relative conseguenze. I proprietari delle imbarcazioni danneggiate stanno valutando sulla base dei chiarimenti che si verranno delineando le azioni da intraprendere, mentre un fascicolo relativo all’accaduto è allo studio della Procura. Accese sono inoltre discussioni e polemiche sul versante politico (e a questo riguardo abbiamo già pubblicato vari interventi), mentre continua a suscitare sconcerto l’ordinanza dello scorso mese di marzo in base alla quale veniva istituito divieto di approdo, ormeggio ed accesso da terra ai pontili galleggianti del porto turistico. In sostanza le conseguenze pratiche avrebbero configurato in base a queste disposizioni una sorta di sgombero anticipato del porto: perchè invece ha continuato ad essere usato normalmente? e perchè in tutto il tempo trascorso dall’ordinanza non si è fatto nulla per sanare le situazioni che l’hanno determinata?
