SCUOLA MEDIA DI PALLANZA INTITOLATA A GINO STRADA: MOLTI CONSENSI, MA C’E’ CHI NON CONDIVIDE

SCUOLA MEDIA DI PALLANZA INTITOLATA A GINO STRADA: MOLTI CONSENSI, MA C’E’ CHI NON CONDIVIDE

Prima la proposta del collegio docenti; poi il parere positivo del consiglio d’istituto e della giunta comunale. E ora mancano solo il nullaosta dell’Ufficio Scolastico Provinciale e infine l’autorizzazione ministeriale tramite il Prefetto.  E’ questo l’iter che porterà a cambiare l’intitolazione della scuola media di Pallanza, passando dal generale della prima Guerra mondiale Luigi Cadorna ad una figura di attualità come quella del medico Gino Strada, fondatore di Emergency.  Lo stesso dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella in cui rientra la Media di Pallanza, Raffaele Sisto, il collegio docenti e il consiglio d’istituto ritengono l’impegno umanitario e pacifista di Strada portatore di valori educativi essenziali che la scuola deve trasmettere alle giovani generazioni come solidarietà, pace, fratellanza.

Le motivazioni  della nuova intitolazione suscitano subito diffusa condivisione, ma anche polemiche in seguito al parere di alcuni cittadini che non condividono.  Di tale posizione si fa portavoce senza mezzi termini il consigliere comunale Michael Immovilli, sostenendo che l’iniziativa debba essere portata in consiglio con un apposito ordine del giorno e che si apra la discussione affinchè ognuno si prenda la responsabilità politica della scelta.  Utilizzare la scuole e il collegio docenti sembra un’operazione architettata dal Pd per non passare in consiglio comunale e cancellare la storia di Cadorna –  dichiara il capogruppo a Palazzo Flaim della Lega – . Siamo indignati non tanto perché hanno scelto la figura del medico di Emergency scomparso di recente per dare un nome nuovo al plesso pallanzese, ma perché il vero fine è quello di eliminare a posteriori la storia d’Italia. Marchionini e il centro sinistra si rileggano Montanelli!

 

Nelle foto la scuola media di Pallanza, Luigi Cadorna e Gino Strada

 

  1. mah, forse qualcuno, che fa finta di essere erudito, dovrebbe smetterla con questi inutili piagnistei improntati al più becero revisionismo, negazionismo, protagonismo e pseudo-vittimimismo. Inoltre mi sembra piuttosto imbarazzante tirare in mezzo il fu Montanelli: se ci si sforzasse anche di ascoltare sue interviste, come quella rilasciata al compianto Enzo Biagi, allora ci sarebbe veramente da epurare, soprattutto se ciò che ammise a proposito di sue prodezze durante il suo soggiorno nord-africano corrispondesse effettivamente ad una verità non edulcorata ad arte! E, conoscendo la sua proverbiale sagacia, non avrei motivo di dubitarne…..

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