L’incontro pubblico organizzato ieri a Palazzo Flaim dal Partito Democratico ha portato l’attenzione sull’iter in corso per pervenire alla adozione del nuovo Piano Regolatore Generale della città dopo un biennio di lavoro. Ne hanno parlato con particolare attenzione alle varie tappe dello strumento urbanistico, alle linee programmatiche e al nuovo volto della città che si viene a delineare, il sindaco Silvia Marchionini, gli architetti Carlo Ghisolfi e Mauro Bissattini, l’assessore all’Urbanistica Roberto Brigatti. Un tema destinato nel prossimo futuro a far discutere parecchio, soprattutto in occasione dei passaggi in consiglio comunale. Di certo c’è che l’adozione del nuovo strumento è diventata improrogabile a fronte dei rapidi cambiamenti imposti dalle circostanze che rendono superate scelte e soluzioni adottate in passato come dimostrano anche le numerose varianti al vigente prg che si sono dovute affrontare nel corso degli anni. Di certo si va in una direzione che porterà a limitare nuovi usi di suolo pubblico e a far prevalere operazioni di recupero per un miglioramento del tessuto urbano. Non è indifferente dal punto di vista politico e amministrativo anche il fatto che l’iter in corso non sarà certo ultimato entro la fine della legislatura corrente, in quanto viene a calarsi ad un anno di distanza dalle elezioni amministrative che segneranno la fine dell’era Marchionini e l’avvio di una nuova amministrazione cittadina.
