In piazza Fratelli Bandiera – piazza Mercato a Intra sono in corso da questa mattina sotto lo sguardo di numerosi cittadini i lavori di demolizione dell’edificio della ex Camera del Lavoro. L’intervento è stato deliberato da consiglio comunale a fine ottobre dopo una lunga discussione nell’ambito di un accordo tra Comune e impresa Castellitti in base al quale la stessa impresa si impegna, in cambio di riconoscimento di volumetria aggiuntiva e di modifica della destinazione d’uso ad un fabbricato produttivo in via Muller, ad eseguire interventi di pubblico interesse per un valore di circa 700.000 euro tra i quali appunto l’abbattimento dell’edificio della ex Camera del Lavoro. L’accordo prevede pure la sistemazione dell’edificio di corso Cairoli già sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale per trasferirvi la farmacia comunale. Per volontà dell’Ufficio Cultura del Comune in collaborazione con diverse Associazioni cittadine, non saranno smantellati comunque la memoria e i significati storici contenuti nell’immobile, che ha visto la sua costruzione alla fine del ‘800 (1893/1894) per ospitare gli uffici del macello comunale di Intra. Poco meno di cinquant’anni più tardi, nel 1937, è diventata la sede del sindacato fascista, quindi, dieci anni dopo, in un contesto storico del tutto mutato, sede della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL). La volontà – ha dichiarato l’assessore Monica Abbiati – è quella di recuperare, insieme all’organizzazione sindacale, l’archivio CGIL e di garantirne la sua conservazione. La scomparsa dell’immobile per evidenti ragioni di necessità, non deve corrispondere all’azzeramento della cultura popolare e del senso storico di cui è permeato. Riguardo al primo periodo, quello antecedente al 1947, esistono disegni, planimetrie, fotografie presso Archivio di Stato e sui giornali conservati nella sezione di storia locale della Biblioteca Civica Ceretti. Attraverso la documentazione si può ricostruire la storia dell’immobile con funzioni di macello, allargando anche il discorso, se si volesse, alle antiche beccherie ubicate sulla piazza a lago e al foro boario di piazza Mercato.
