SI PRESENTANO DUE LIBRI

SI PRESENTANO DUE LIBRI

Venerdì 12 maggio alle ore 18 alla Libreria Alberti  è in programma un INCONTRO CON LUCA AMMIRATI autore di TUTTI I COLORI TRANNE UNO edito da Sperling & Kupfer. Dialoga con l’autore Mirko Zullo.

Da quando Damiano, alla scuola elementare, ha scoperto di essere daltonico e di non poter percepire il rosso, si è sempre sentito come se gli mancasse un pezzo per essere completo. È successo nel rapporto con sua sorella e con sua madre, una donna severa che gli è sempre parsa irraggiungibile, con Alex e Clizia, gli amici con cui è cresciuto. E persino con l’amato padre, Vittorio, fiero produttore del vino Rossese, che si è ammalato di Alzheimer e dal quale si è tenuto a distanza, incapace di gestire il dolore. Quando una notte l’uomo scompare e viene ritrovato morto, nel dubbio che sia stato un incidente o che si sia tolto la vita, Damiano dovrà tornare a Dolceacqua, spettacolare borgo del Ponente Ligure, reso immortale da un quadro di Monet. Figlio irrisolto e adulto intrappolato dentro gli anni che lo hanno visto tradire quel che promettevano, scoprirà di dover lottare per salvare l’azienda vinicola della famiglia e di non poter più rimandare i conti con l’esistenza.Perché è sempre la luce a dare vita alle cose, e nella luce ci sono i colori. Non importa se non li vediamo tutti. Quello che conta è uscire dall’ombra.

Luca Ammirati (Sanremo, 1983) è responsabile interno della sala stampa del Teatro Ariston, dove ogni anno si svolge il Festival della canzone italiana. Ha fatto il suo esordio nella narrativa con Se i pesci guardassero le stelle, tradotto e pubblicato anche in Germania e Austria, presentato in giro per l’Italia riscuotendo il consenso dei lettori e dei librai.

 

La rassegna “FerMenti” 2023 prosegue il suo corso con un nuovo appuntamento ad ingresso libero  previsto per sabato 13 maggio alle ore 21 presso la Biblioteca Civica Ceretti in via Vittorio Veneto 138. L’occasione è fornita dalla presentazione di un libro del 1972 di Guy Hocquengem, intitolato “Il desiderio omosessuale”, divenuto negli anni successivi un classico e tradotto in diverse lingue. A presentare il volume, recentemente uscito in una nuova edizione per “Mimesis/Eterotropie” sarà il curatore Cristian Lo Iacono, dottore di ricerca in Filosofia ed Ermeneutica Filosofica. Ad organizzare l’evento con Maydeas sono Città di Verbania, Vco Biblioteche, Non Edicola Pontini, Arcigay Nuovicolori, Arci Verbania, Maurice GLBTQ, WolverNight Fanzine. Il tema del volume si colloca oggi in un dibattito ancora acceso nel nostro Paese, ma con la autonomia e complessità che è tipica di un testo con una sua storicità ed una solida base filosofica, che si cercherà di approfondire. 

Dalle sinossi di presentazione del libro leggiamo: Nel 1972, entusiasmato dalle riflessioni “anti-edipiche” di Deleuze e Guattari, il giovane filosofo Guy Hocquenghem scrive Le désir homosexuel. Evitando di ricorrere alla biologia o di risalire a presunte cause traumatiche dell’omosessualità, l’autore riconduce la genesi dell’odio antiomosessuale ad apparati ideologici quali il sistema giuridico e poliziesco, i mass media, la medicina e la psicanalisi. Proprio Freud svela e insieme nasconde una verità più profonda sul desiderio omosessuale: il desiderio “eteroclito”, deviante – vero protagonista di questo libro queer ante litteram – sfugge a ogni categorizzazione e, in questa resistenza, assume vero potenziale politico dirompente. A cinquant’anni dalla nascita dei movimenti GLBTQ, la sfida che l’autore ci pone rimane urgente: cercheremo casa in un’economia estrattiva delle identità e della proprietà? Oppure distruggeremo attaccamenti e gerarchie, aprendo la strada a forme più circolari del vivere in comune? Questo libro rimane ancora oggi un classico mondiale della critica omosessuale.

Nella foto Cristian Lo Iacono

 

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