SINDACO E GIUNTA AL LAVORO

Sindaco e Giunta.

Qualche considerazione a metà strada tra presentazione della Giunta e prima seduta del nuovo consiglio comunale.  Archiviate le polemiche post elettorali che non sono mancate e che certo riaffioreranno in entrambi gli schieramenti, si rientra gradualmente dopo un anno di commissariamento nel clima normale della vita  politica e amministrativa locale, come testimoniano in particolare gli interventi che fanno seguito all’annuncio dell’accordo per l’impiego di Villa San Remigio.   In attesa delle formalità da espletare e delle prime discussioni nell’assemblea consiliare a Palazzo Flaim,  non si può certo dire che Silvia Marchionini e i suoi collaboratori restino con le mani in mano. Sono anzi già molte le decisioni rilevanti assunte e che dimostrano la volontà concreta di dare seguito senza esitazioni a quanto annunciato in sede di campagna elettorale. Il neo-sindaco insomma tira diritto con decisione per la sua strada: lo ha fatto (e con giusta ragione) nella scelta dei componenti di Giunta e lo sta facendo nell’assumere provvedimenti che hanno un forte impatto. Già dalle prima battute dell’impegno amministrativo si evidenziano dunque come caratterizzanti gli elementi che sono stati determinanti fin dalla presentazione del candidato del centrosinistra e che hanno fatto la differenza rispetto agli altri candidati contribuendo ad ottenere un successo così eclatante.  Tempestività, fermezza, concretezza, competenza nelle scelte costituiscono il vero banco di prova per il nuovo esecutivo e se ad esse continuerà ad ispirarsi l’azione svolta costituiranno il principale segno di discontinuità e motivo di convinto sostegno da parte dei cittadini.

  1. Ciro il Grande 19 Giugno 2014, 14:17

    Ma non è che questo giornalista sia “leggermente” di parte? Ciro il Grande aveva già subodorato qualcosa in un precedente articolo… ma il commento sonnecchiava nel tablet in attesa di nuovi sviluppi. Ora è online, con convinzione.

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    • Sergio Ronchi 20 Giugno 2014, 10:02

      Questo giornalista “leggermente” di parte risponde che la nostra testata rivendica come elemento assolutamente qualificante l’assoluta indipendenza da ogni partito o schieramento politico e ciò non può essere messo in dubbio da chi ci legge, a meno che non segua le logiche di un giornalismo che sia davvero “di parte”. E’ un fatto che noi commentiamo quanto accade in città anche per quanto concerne la vita politico-amministrativa e ciò si può manifestare sia in termini di approvazione e condivisione, sia in rilievi critici. Consensi e critiche prescindono comunque dalla parte politica a cui sono diretti e sono valutazioni che riteniamo di esprimere nell’interesse della città. Insomma, se riteniamo che un amministratore lavori bene o se lo critichiamo non è perchè appartenga ad una certa parte politica: certo le nostre valutazioni possono o no essere condivise e siamo sempre pronti a discuterle, ma non accettiamo che esse vengano definite “di parte”.

      sr

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