SULLE PROTESTE DEGLI ABITANTI DI SUNA QUALCHE PRECISAZIONE

SULLE PROTESTE DEGLI ABITANTI DI SUNA QUALCHE PRECISAZIONE

La protesta e la raccolta di firme promossa da abitanti di Suna per episodi di maleducazione e vandalismo suscitano un serrato dibattito e commenti contrastanti tra numerosi nostri lettori, alcuni dei quali chiamano in causa anche i nostri commenti. Per questo riteniamo opportuna qualche precisazione. Chi ci segue da tempo è certamente al corrente delle nostre ferme e ripetute critiche agli eccessi di intolleranza che in città si manifestano in occasione delle varie manifestazioni organizzate. Le lamentele per rumori, strade e parcheggi chiusi, modifiche al tran tran quotidiano sono in troppi casi eccessive e fuori luogo:  una città che sempre più aspira a vivere di turismo deve accettare disagi, mettersi in discussione, altrimenti possiamo chiudere bottega.  Ciò va inteso naturalmente, per evitare equivoci, in un’ottica di tolleranza (che troppo spesso manca) e di reciproco rispetto, insomma di regola che sono alla base di una civile convivenza.   Vivere in una località turistica può e deve insomma comportare rinunce alle proprie abitudini, sopportazione di qualche problema,  non significa invece che si devono accettare comportamenti pericolosi per la propria e altrui incolumità, atti di maleducazione e vandalismo,  rovina del patrimonio e dell’arredo pubblico.   Una linea di demarcazione esiste e questo spiega perchè, pur trovandoci talvolta in disaccordo con alcuni lettori, abbiamo senza mezzi termini manifestato la nostra contrarietà a proteste eccessive,  ma anche condiviso lamentele che non possiamo ritenere prive di fondamento. 

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