
Si susseguono gli interventi sulla evoluzione della questione ospedaliera nel Vco. Ecco il comunicato congiunto diffuso per il Movimento 5 Stelle dal consigliere regionale Sean Sacco e dai consiglieri comunali Roberto Campana di Verbania, Simona Pedroli e Luca Coppa di Domodossola:
Edilizia sanitaria, bene l’annuncio dell’assessore Icardi sul via libera allo studio per i nuovi ospedali del Piemonte finanziati con 1,642 miliardi da INAIL. Un’ottima notizia per i cittadini residenti nei territori delle ASL Città di Torino, To4-Ivrea Canavese, To5 Moncalieri, Vercelli, Aso Alessandria, Aso S. Croce di Cuneo, Cuneo1 Saluzzo- Savigliano- Fossano e VCO dove dovrebbero sorgere i nuovi presidi sanitari. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di costruire gli ospedali con fondi pubblici, quindi senza ricorrere agli sciagurati partenariati pubblico privati, ed avviando un confronto con territorio ed amministrazioni locali. Pensiamo dunque che questo percorso debba avvenire nel modo più aperto e partecipato possibile e, soprattutto, rispettando la tempistica di 4 mesi indicata dall’assessore alla Sanità Icardi. Per quanto riguarda il VCO accogliamo con favore i segnali incoraggianti lanciati dall’assessore circa le valutazioni in da fare in ordine al territorio e non in base a logiche campanilistiche. Prese di posizione che vanno nella direzione dell’ospedale unico baricentrico, come sempre auspicato dal Movimento 5 Stelle e da buona parte del territorio provinciale. Era stato proprio il centrodestra invece, non più tardi di un anno fa, a fomentare una guerra di campanile tra Domodossola e Verbano. Auspichiamo quindi che alle dichiarazioni seguano fatti concreti.
Sulla organizzazione di un presidio per manifestare a favore del mantenimento delle attività dell’Ospedale Castelli contro paventate privatizzazioni il 24 aprile alle 15 davanti all’ospedale intervengono per la segreteria regionale e cittadina del Grande Nord rispettivamente Roberto De Magistris e Simone Cantalupi:
Concordiamo in particolare con la specifica richiesta “di riportare alla funzionalità presso il Castelli l’attività urgente e quella oncologica e chirurgica, come da prescrizione regionale (DIRMEI); e di ristabilire, terminata l’ondata pandemica, così come negli altri presidi ospedalieri del VCO , tutte le attività precedenti, investendo le risorse necessarie per recuperare e potenziare in tempi rapidi il ritardo che si è accumulato in seguito al blocco di tutte le attività programmate sia nei reparti che negli ambulatori”. Sosteniamo inoltre “L’ordine del giorno che chiede rassicurazioni sul rispetto della direttiva regionale del 27 gennaio 2021 che disponeva il ripristino dei posti letto dedicati alle attività chirurgiche e all’ unità di terapia intensiva coronarica presso il Castelli”. Sia, ovviamente, nell’interesse degli utenti del Verbano, oltre 100.000, sia in quello delle presenze di turisti che moltiplicano per dieci durante la stagione turistica.(uno dei motivi per i quali consideriamo assurda l’ipotesi di costruire il nuovo ospedale in Ossola, circa 60.000 utenti o poco più con numeri che variano poco nonostante le presenze turistiche, anziché in area baricentrica quale potrebbe essere quella contigua a Gravellona). Grande Nord per questi e altri motivi invita i propri elettori o simpatizzanti a presenziare a questa manifestazione a prescindere dalle posizioni politiche, semplicemente in difesa degli interessi degli utenti del Castelli, ospedale principale del Capoluogo.
Ed ecco l’intervento del Coordinamento Provinciale del Vco di Italia Viva:
La direttiva regionale DIRMEI del del 27 gennaio 2021 imponeva il ripristino delle delle attività pre-Covid in tutti gli ospedali della Regione Regione Piemonte. Al Castelli di Verbania questo ancora ancora non è avvenuto. Facciamo presente che si tratta di una struttura nella quale vengono effettuate anche cure oncologiche. Queste ultime, assieme alle prestazioni chirurgiche urgenti, ad oggi non sono state riprese. Questo evidenzia come la pandemia abbia messo in luce le criticità di un sistema sanitario che erano presenti da ben prima. E’ verissimo, infatti, che il personale sanitario sta tuttora lavorando in condizioni di forte sollecitazione dovute al sovraccarico di lavoro causato dal riempimento delle terapie intensive, tuttavia il perdurare di questa mancata ripresa delle attività pre-Covid sta portando i cittadini, verbanesi e non, a forti disagi nel ricevere le cure necessarie alle patologie differenti dal Covid. Perché al Castelli ancora non si è dato seguito alla direttiva del 27 gennaio? Perché i cittadini debbono rivolgersi a strutture alternative, come l’Istituto Auxologico e il Garofalo, quando è nel loro pieno diritto avere garantite le cure dalle strutture sanitarie pubbliche? Per questi motivi, Italia Viva Vco manifesta il proprio appoggio ai consiglieri comunali verbanesi che hanno presentato l’ordine del giorno all’ultimo consiglio per indire un presidio previsto per sabato 24 aprile alle 15 davanti al Castelli, al quale parteciperemo in sostegno di quella che è una richiesta di attenzione ad un tema cruciale non solo per i cittadini del Verbano, ma per l’intera Provincia.