E’ stato firmato il protocollo promosso da Legambiente con il Comune di Verbania per la promozione di azioni di riutilizzo dei beni. L’operazione è stata illustrata in Municipio da Emilio Bianco di Legambiente e Sebastiano Marinaccio presidente di Mercatino Srl, con la presenza di soci del Circolo Il Brutto Anatroccolo di Legambiente.
Il riuso, oltre a risparmiare risorse e materie prime, contribuisce a ridurre l’inquinamento, le emissioni di particolato e di CO2. A dimostrazione dell’importante effetto benefico del riutilizzo dei beni, è stata condotta da Ecoinnovazione su commissione dell’azienda Mercatino Srl e accreditata scientificamente dall’ENEA, un’indagine scientifica con la metodologia LCA “Life Cycle Assessment”. A sperimentare questo modello di risparmio e di incentivo ai cittadini è l’Amministrazione di Verbania: infatti il Comune, sensibile al tema ambientale ed interessato ad avviare progetti di economia circolare, ha firmato il protocollo d’intesa che dà inizio al calcolo dell’impatto ambientale “positivo” prodotto dai cittadini virtuosi, un’opportunità colta per sperimentare vie innovative ed alternative al problema della riduzione dei rifiuti.
Lo studio effettuato da Ecoinnovazione su un paniere di circa 7 milioni di oggetti movimentati dall’azienda ha confermato come il riuso consenta di preservare il valore dei prodotti non solo dal punto di vista materiale, ma anche da quello energetico, configurandosi così come uno dei pilastri chiave dell’economia circolare. Tale flusso ha permesso di recuperare negli ultimi anni in Italia 55.328.883 oggetti, pari a 11.402.561 metri cubi, paragonabili a 1.266 grattacieli di 15 piani ovvero 142.532 camion che coprono una lunghezza di 2.280 km, praticamente la distanza tra Palermo e Bruxelles. La ricaduta economica per i cittadini che praticano il riuso è di 40 mln di euro rimborsati ai venditori (dato medio nazionale annuo).
Risultati che lasciano riflettere quando si parla di sensibilizzazione dei territori e di incentivi ai cittadini virtuosi, temi importanti che ci hanno condotto con Legambiente alla firma del Protocollo d’Intesa con il Comune di Verbania – spiega Marinaccio –. Al termine di questo percorso l’amministrazione riceverà i risultati generati dal software che determina il risparmio ottenuto dal mancato conferimento in discarica di grandi volumi di oggetti da parte dei cittadini..
Ecoinnovazione ha quantificato i benefici del riuso con i risultati della ricerca a livello nazionale su 7 milioni di oggetti usati venduti da Mercatino. Grazie al riuso dei prodotti venduti nelle sedi di Mercatino in tutta Italia, si sono ottenuti i seguenti risultati: cambiamento climatico, evitate immissioni in atmosfera di circa 45.000 t di gas serra, che equivalgono alle emissioni assorbite da 240.000 alberi in 5 anni e che occupano una superficie pari a circa 800 campi da calcio; consumo di risorse (energia, combustibili, minerali etc.), si sono risparmiate le risorse che consumano in 1 anno gli abitanti di un comune di 14.000 abitanti; emissioni di particolato, si sono risparmiate circa 30.000 kg PM2.5 equivalente, pari alle emissioni di particolato generate dall’uso di circa 3 miliardi di sigarette da 650.000 fumatori giornalieri.
Per quanto riguarda la città di Verbania, si segnalano dati di impatto ambientale “positivo” nell’ultimo anno (da maggio 2018 ad aprile 2019) raggiunti con l’attività di riuso. Oggetti arrivati 50.524, l’equivalente di 10.412 m3 (130 camion di 16 metri), tonnellate di CO2 equivalente 532,98, energia risparmiata (mj primary) 7.490.495,94, tonnellate di oggetti arrivate 118. Cifre che Marinaccio giudica molto positive a livello nazionale e indice di un elevato comportamento virtuoso, ancor più perché inserite in un trend crescente.
Nella foto Emilio Bianco e Sebastiano Marinaccio