UN ACCORDO PER LA BEATA GIOVANNINA

Il sito riqualificato della Beata Giovannina.

Sembra approdare ad un accordo la lunga e contrastata vicenda della chiusura alla balneazione della spiaggia della Beata Giovannina dopo i lavori di riqualificazione finanziati dalla Regione e il bando che ne ha affidato a privati la gestione.  Il sindaco Silvia Marchionini e l’assessore Felice Iracà, il consigliere Riccardo Brezza si sono incontrati con i rappresentanti della petizione che fin dall’estate 2013 hanno protestato per l’assegnazione all’impresa privata del pontile e dell’area, e con il dirigente comunale Vittorio Brignardello, che  ha illustrato ampiamente ogni aspetto tecnico e storico dell’intera vicenda.   Si è confermato in modo evidente  che un percorso di riconversione ad area di balneazione e spiaggia è impraticabile in tempi brevi e comunque implica la revisione del Piano Particolareggiato di Tutela e Uso delle Sponde Lacuali e Fluviali e si è voluta delineare possibile con la disponibilità di tutti una soluzione di buon senso, soprattutto applicabile presto e in concreto. Essa consiste nel ricavare ex novo in una parte dell’area  (il primo gradone) un solarium e “spiaggia” accessibile liberamente al pubblico con manutenzione a carico dei concessionari privati. Giovedì in un nuovo incontro tra uffici comunali e impresa che ha la concessione per finalità turistiche per 3 anni, si valuteranno i tempi di apertura al pubblico. L’area sarà dotata di docce e servizi igienici con gestione a carico del concessionario. Resta l’impegno dell’Amministrazione comunale di rendere disponibili al pubblico altre spiagge  poco prima e poco dopo la Beata Giovanninaper la prossima stagione.

  1. Ma nessuno si sente preso in giro? Prima va tutto bene, poi non si può intervenire per cambio di destinazione dell’area, poi si scopre che chi ha vinto quel bando manco aveva i titoli per partecipare, poi si scopre che il “tecnico competente” era stato avvisato che non avrebbe dovuto fare ciò che stava facendo, poi si scopre che l’attuale amministrazione poteva intervenire e non lo ha fatto… É tutto pubblicato su “La Stampa”: “…c’è negli archivi comunali un rilievo fatto al dirigente Brignardello dal vice commissario Michele Basilicata. Nel documento si legge che un atto dirigenziale non avrebbe dovuto regolare l’«incompatibilitá». In altre parole non sarebbe stato di competenza del dirigente scegliere quale attività esclusiva riservare alla zona. Rilevava anche, il vice commissario, che l’area «è pianificata in modo prevalente come spiaggia» e chiedeva di trovare una soluzione «che salvaguardi la destinazione di quell’area al fine di valorizzarne la fruizione da parte della collettività verbanese». Tutte tesi che Brignardello ha subito respinto con un dettagliato documento, nel quale si dichiarava disposto a revocare le decisioni prese, ma solo di fronte a «un atto di governo che, per interesse pubblico sopravvenuto, indichi un orientamento differente nella gestione dell’area». Cosa che non è mai stata fatta, neppure dalla nuova giunta.” ….ma certamente questa non verrà considerata critica costruttiva…

    Reply

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.