UNA INIZIATIVA DEL MUSEO PER LA “GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO”

UNA INIZIATIVA DEL MUSEO PER LA “GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO”

Il Museo del Paesaggio aderisce alla seconda Giornata Nazionale del Paesaggio, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo,  con un incontro in programma mercoledi 14 marzo alle 17.30 nella sala conferenze della sede di Palazzo Viani Dugnani in via Ruga. Elena Pontiggia interviene su Arturo Tosi. Un maestro del paesaggio fra le due guerre per presentare il recente deposito di sei opere di Arturo Tosi che saranno esposte al pubblico a partire dal 25 marzo alla mostra Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al “Novecento”, che sarà allestita al piano nobile di Palazzo Viani Dugnani fino al 30 settembre 2018.

ARTURO TOSI   Arturo Tosi (Busto Arsizio, 25 luglio 1871 – Milano, gennaio 1956). Studia alla Scuola Libera di Nudo a Brera e poi, per due anni, con Adolfo Ferraguti-Visconti, formandosi nel clima della Scapigliatura sulle opere di Ottavio Ranzoni e Tranquillo Cremona. Nel 1891 esordisce alla Permanente di Milano. Nel 1909 partecipa, per la prima volta, alla Biennale di Venezia nella quale sarà presente fino al 1954; nel 1911, espone a Monaco di Baviera ed è presente all’Esposizione Internazionale di Roma. La conoscenza dell’opera di Cézanne, del 1920, lo indirizza verso la pittura del paesaggio en plein air. Nel 1924 partecipa a Bruxelles alla mostra L’Art ltalien au Cercle Artistique, nel 1925 è tra i fondatori della corrente artistica “Novecento”, partecipando alle mostre della Permanente a Milano nel 1926 e nel 1929. Nel 1926 espone a Brighton, nel 1927 a Zurigo, Lipsia, Amsterdam e Ginevra, nel 1929 a Berlino e a Parigi, nel 1930 a Basilea, Buenos Aires e Berna, nel 1931 a Stoccolma, Baltimora e Monaco, nel 1933 a Stoccarda, Kassel, Colonia, Berlino, Dresda e Vienna. Dal 1928, alla Permanente di Milano, è membro del comitato d’onore. Nel 1931 ottiene il premio della fondazione Crespi alla I Quadriennale di Roma e, a Parigi, il Grand Prix della pittura dove torna nel 1937, per partecipare all’Esposizione mondiale. Nel 1951 il Comune di Milano gli dedica una mostra antologica premiandolo con una medaglia d’oro. Alla sua morte, la Biennale di Venezia gli dedica una mostra commemorativa, esponendo sessanta opere.

IL DEPOSITO AL MUSEO DEL PAESAGGIO     L’Associazione Arturo Tosi di Bergamo ha lasciato in deposito al Museo del Paesaggio di Verbania sei tele del grande artista: Cipresso a Zoagli, Le tre betulle, Fuori dallo studio, Ulivi a Montisola, Il piantone e Lago di Como, dipinti tra il 1923 e il 1940.  Nel Novecento Italiano Tosi rappresenta l’ala più vicina alla tradizione lombarda ottocentesca. La sua pennellata fluida e pastosa si riallaccia a una scuola pittorica che dal Fontanesi e dal Piccio giunge alla Scapigliatura e a Gola. Con il “Novecento” Tosi condivide però il senso della sintesi e di una salda struttura architettonica, mutuata soprattutto da Cézanne.

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