UNA INTERPELLANZA SUL “SERRONE” DI VILLA RUSCONI CLERICI

UNA INTERPELLANZA SUL “SERRONE” DI VILLA RUSCONI CLERICI

Dall’accordo fatto da questa amministrazione con dei privati si evince quanto poco sia tenuto in considerazione l’interesse pubblico e quanto il privato possa avere vantaggi ad ampio spettro senza reali benefici per la collettività.   Questo il commento premesso ad una interpellanza presentata dai consiglieri comunali Brignone Renato (Sinistra & Ambiente) e Paola Zanoia (Cittadini con Voi) avente per oggetto la stipula del Comune con i proprietari di Villa Rusconi Clerici di una “Convenzione urbanistica finalizzata a permesso di costruire convenzionato per la nuova costruzione di uno spazio polifunzionale privato da assoggettarsi ad uso saltuario per attività promosse dal Comune di Verbania”. La convenzione riguarda lo spazio polifunzionale a struttura fissa denominato “Serrone” ed il suo uso da parte del Comune.

L’ordinanza PREMETTE che veniva data possibilità ai proprietari di eseguire l’opera ( “Serrone”) secondo i propri gusti e necessità” e, in particolare, “Essi decideranno pertanto autonomamente, senza alcuna intromissione da parte del Comune, tutti gli aspetti architettonici, strutturali e di finitura e potranno apportare, in qualsiasi momento, tutte le varianti che riterranno opportune al progetto originario senza che ciò costituisca, in alcun modo, motivo di revisione delle condizioni stabilite nella presente convenzione  e che  veniva concesso l’uso del “Serrone” al Comune di Verbania 2 volte in alta stagione e 2 volte in media stagione in un orario contenuto tra le 13 e le 24 per un massimo di 200 partecipanti ( comprensive di tutto il personale in servizio, organizzazione ed assistenza).   Inoltre PRENDE ATTO  che il “Serrone” veniva concesso privo di riscaldamento e servizi igienici fatti salvi i casi particolari in cui ” Eccezionalmente…, ed ad insindacabile discrezione dei “Proponenti”, potranno essere messi a disposizione i servizi igienici esistenti al piano interrato della Villa”  e che il Comune si impegnava “a tenere indenne i “Proprietari”…da richieste di terzi per danni a persone o cose che si potessero verificare nel Complesso in occasione degli eventi da esso organizzati o autorizzati”.  CONSTATATO che la convenzione ha durata quinquennale, al termine della quale “i “Proprietari” potranno provvedere…alla demolizione del “Serrone”” e che “sarà altresì possibile il cambio d’uso della medesima struttura”  e che in caso di , anche solo della maggioranza della proprietà dell’immobile, sarà “in facoltà dei terzi subentranti e/o aventi causa di risolvere la presente convenzione, senza penale alcuna”, si interpella l’Amministrazione per chiedere quali e quanti eventi siano stati organizzati presso la struttura “Serrone”-

 

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