UNA VERBANIA A SINISTRA: PER I GIOVANI ESEMPI DI PACE E TOLLERANZA, NON DI VIOLENZA

UNA VERBANIA A SINISTRA: PER I GIOVANI ESEMPI DI PACE E TOLLERANZA, NON DI VIOLENZA
La lista Una Verbania a Sinistra esprime totale ed incondizionata solidarietà al dirigente scolastico, al corpo docente e tutto il personale scolastico e agli organismi delegati dell’Istituto Comprensivo di Pallanza che hanno fatto la scelta ragionevole e coraggiosa di dedicare la Scuola Media di Pallanza al medico pacifista e  Gino Strada al posto del generale Luigi Cadorna.   È giusto riempire di significato ed esempio di chi ha passato la propria vita a salvare le vite – si legge nel comunicato diffuso -,  e non a chi fu per anni a capo dell’esercito italiano nella prima guerra mondiale, una tragedia, quella che Papa Benedetto XV° definì “Un’inutile strage”, che vide 600.000 morti e molti più feriti e mutilati, intere generazioni cancellate, il generale Luigi Cadorna responsabile della disfatta di Caporetto, per non parlare delle migliaia di “decimazioni”, sottoposto ad una Commissione d’inchiesta, poi riabilitato da Mussolini che nel 1924 lo nominò Maresciallo d’Italia. Bene ha fatto il Comune di Udine, comune che fu per due anni sede del Comando dell’esercito di Luigi Cadorna, che il 13 novembre 2011 ha cambiato il nome del piazzale Luigi Cadorna in piazzale Unità d’Italia. Insegniamo alle giovani generazioni l’esempio di pace, solidarietà, fratellanza e non violenza al posto delle armi, della violenza, dell’egoismo.
NELLA FOTO Gino Strada
  1. E’ anche giusto dire la verità. Cosa che voi non fate. Cadorna non è il colpevole della prima guerra mondiale, Cadorna ha postato ala sconfitta di Caporetto ma certamente non avrebbe voluto perdere battaglia o uomini. Il Generale Diaz non era un “pacifista” e ha portato l’Italia alla vittoria a prezzo di migliaia di soldati morti. Volete insegnare ai giovani (chissà poi perché solo a loro…) “pace, solidarietà, fratellanza e non violenza al posto delle armi, della violenza, dell’egoismo”? A parte la solita utopia (se vi attaccano come vi difendete? con la non violenza??) il signor Strada, come storicamente dimostrato, era il combutta con il dittatore sudanese Bashir, e nei suoi ospedali venivano curati solo quelli dalla sua parte e non da quella “sbagliata” ovvero filo occidentali o vittime dello stesso sanguinario Bashir. Se vilete parlare di pacifismo rivolgetevi altrove, magari a un non comunista. W la Scuola Media Statale Luigi Cadorna!

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    • Purtroppo con le letture ideologiche non si va da nessuna parte, e non si riesce mai a fare chiarezza, anzi si getta solo fango qua e là. Nella fattispecie, trovo del tutto fuori luogo questa contrapposizione tra 2 personaggi che presentano luci ed ombre, sia sul piano storico che sociale. A questo punto, mi chiedo, se proprio si avvertiva questa necessità di cambiamento, non sarebbe stato meglio scegliere un personaggio terzo della società civile, magari verbanese, come già avvenuto per esempio per l’ ospedale?

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  2. Di fronte a scenari di guerra, morte e violenza abbiamo bisogno di esempi di Pace , di nonviolenza e di solidarietà.
    Ben venga l’intitolazione della Scuola Media di Pallanza a Gino Strada.

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  3. Prima di “scaldarsi” per l’intolazione della scuola , sarebbe opportuno sapere se effettivamente la stessa sia stata “intitolata” al Cadorna…………essendoci prima sta una caserma , questa sì “intitolata al Cadorna , viene il dubbio che per ” subentro” la
    scuola abbia assunto la stessa denominazione, quindisarebbe opportuno cercare gli atti inerenti!
    Fatto salvo che una scuola di qualsivoglia grado non debba essere intitolata a personaggi di tipo militare , oltretutto “chiaccherati” , sarebbe anche opportuno conoscere meglio la storia degli stessi , questo è l’ estratto di una circolare cadorniana che fra le accuse che più gli sono state rivolte è il disprezzo per la vita dei soldati, che parlano di disciplina brutale, punizioni eccessive e gestione degli uomini inadeguata. A tal proposito, sono note le circolari di Cadorna scritte per invitare i tribunali militari a non “perdere tempo in laboriose interpretazioni di diritto”, e per spronare gli ufficiali a estendere la prassi delle fucilazioni sommarie e delle decimazioni.

    «Ricordo che non vi è altro mezzo idoneo per reprimere reati collettivi che quello di fucilare immediatamente i maggiori colpevoli e allorché accertamento identità personale non è possibile, rimane ai comandanti il diritto ed il dovere di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e punirli con la pena di morte. ” A codesto dovere nessuno che sia conscio della necessità di una ferrea disciplina si può sottrarre ed io ne faccio obbligo assoluto indeclinabile a tutti i comandanti. Come misura sussidiaria di repressione ordino che quando si verificano reati contro la disciplina, debbono senz’altro essere sospese concessioni licenze invernali a tutti indistintamente i componenti del battaglione o reparto equivalente presso cui avvennero i reati “.» E quindi vi alle decimazioni………..
    E segue “Il 28 ottobre Cadorna invia il bollettino di guerra n. 887 con cui scarica tutte le responsabilità dello sfondamento del fronte sui soldati italiani:

    «La mancata resistenza di riparti della II° Armata vilmente ritiratisi senza combattere, o ignominiosamente arresisi al nemico, ha permesso alle forze austro germaniche di rompere la nostra ala sinistra sulla fronte Giulia. Gli sforzi valorosi delle altre truppe non sono riusciti ad impedire all’avversario di penetrare nel sacro suolo della Patria. La nostra linea si ripiega secondo il piano stabilito. I magazzini e i depositi dei paesi sgombrati sono stati distrutti. Il valore dimostrato dai nostri soldati in tante memorabili battaglie combattute e vinte durante due anni e mezzo di guerra, dà affidamento al Comando Supremo che anche questa volta l’esercito, al quale sono affidati l’onore e la salvezza del Paese, saprà compiere il suo dovere» Si ma lui non era il capo? perche non ha preso le necessarie misure per opporsi in quanto era stato avvisato dell’ ammassamento delle truppe austroungariche al fronte ?
    A me hanno insegnato che se una operazione non ha funzionato è colpa di chi dirige , non degli operai ! come si dice la responsabilità sta nel manico ! Vigliacco dare la colpa a chi non può difenersi ! In complesso una persona come diceva mio NONNO alpino e combattente della prima guerra e ferito ben due volte in battaglia… un barlafuss! riflettete un attimo……….. Ugo Lupo

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    • tutto ciò è cancel culture, di questo bisognerebbe cambiare nome e tutto, abbattere tutto, perché anche nei secoli passati i grandi sono stati criminali, eppure ci sono via, piazze edifici intitolati a questi personaggi: di questo passo di dovrebbe riesaminare tutto e poi perché solo ora? magari fra 100 anni la penseranno diversamente, come 100 anni fa. siamo sicuri di essere i migliori o siamo in nuovi talebani che devono distruggere tutto quello che ci ha preceduto? chi siamo noi per ritenerci migliori di chi ci ha preceduto e ci seguirà? vogliamo imporre le nostre idee a chi deve ancora nascere????

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