Ecco di seguito, dopo quello pubblicato alcuni giorni or sono, un nuovo contributo dei nostri lettori Loredana Livieri e Alessandro Tiozzo che affidiamo alle riflessioni dei cittadini e, perchè no, dei candidati a Sindaco (di nostro lo corrediamo con due malinconiche foto di bar del lungolago pallanzese chiusi nelle serate dei recenti giorni di festa):
Beati i ragazzi degli anni Sessanta e Settanta che hanno avuto la fortuna di godere di una cittadina più aperta e permissiva, o meglio, più attenta alle loro esigenze e disponibile a soddisfarle. Chi, tra i nati di quegli anni, non ricorda le numerose discoteche ed il mitico Kursaal di Pallanza? Meta estiva di folti gruppi, autoctoni e provenienti dalle città vicine – addirittura da Milano -, riempiva di gioventù le piazze, il lungolago ed i relativi locali, prima delle serate in discoteca. Ora, passati gli anni Novanta, di quelle allegre serate è rimasto ben poco. Le estati sul nostro bel lungolago si sono ridotte a pensionati che passeggiano in solitaria e a giovani coppie che cercano del romanticismo nella tranquillità del paesaggio. Ciò sarebbe positivo se fossimo in un centro di relax e benessere, ma non lo siamo e non credo che questa situazione possa essere di aiuto ai nostri giovani, soprattutto in termini di stimoli e prospettive per il futuro: non saranno invogliati a rimanere nella nostra bella, ma un po’ troppo tranquilla Verbania.
Da qualche anno a questa parte, assieme al caldo estivo, arrivano puntuali le mie domande: com’è possibile che al cominciare della stagione turisticamente più importante dell’anno, anziché essere solerti nel prendere provvedimenti che rendano la città attraente agli occhi dei giovani e dei villeggianti, si vada sempre incontro a polemiche, lamentele, ricorsi alla pubblica amministrazione per interrompere, limitare o impedire qualunque forma di divertimento e svago? Le discoteche davano fastidio e le hanno chiuse, i concerti all’aperto facevano rumore e li hanno ridotti ai minimi termini, il carro fiorito è stato sospeso per mancanza di fondi o per chissà quale altro nascosto motivo, le manifestazioni di piazza – come il bellissimo evento della scorsa stagione a Pallanza, Giochi Senza Quartiere – creano confusione e sovvertono la quiete pubblica, costeggiare il lago per fermarsi nei vari locali è diventata un’angoscia a causa del rischio di prendersi una multa, la proposta di chiudere temporaneamente alcuni tratti stradali (tra l’altro secondari e tranquillamente pedonabili) si trasforma nella solita diatriba. È paradossale che in una città come la nostra, che dovrebbe rivolgersi costantemente e con gratitudine a giovani e turisti, per proporre qualsiasi attività (che tra l’altro promuoverebbe solo positivamente la zona), occorra fare delle petizioni!
È incredibile che le numerose iniziative di imprenditori e commercianti, anziché essere appoggiate dall’amministrazione e dalla popolazione, vengano contrastate, con l’unico risultato di non offrire alcunché ai giovani e ai villeggianti in termini di svago ed intrattenimento. Di questo passo, tra qualche decennio spariranno anche quegli ultimi baluardi di divertimento e aggregazione giovanile e Verbania sarà soltanto una vecchia e pigra cittadina, nostalgica di quel che una volta era.
Concordo con gli autori di questo post.
L’ultima amministrazione ha contrastato con ogni mezzo chi ha voluto investire, denaro e tempo, in questo settore.
Riprendendo l’esempio di Pallanza: restrizioni assurde ed illecite degli orari d apertura dei locali, manifestazioni annullate (24X1 h, corso fiorito). richieste accolte in consiglio comunale,derivanti da una petizione a difesa della quiete (pochi gatti tra cui l’ex Sindaco).
Quest estate a Pallanza non ci sarà molto, almeno Verbania Gioca è assicurata… Dall’8 al 10 agosto (nonostante le lamentele) a Pallanza ..domenica 11 MAGGIO anticipo dei giochi a Intra 🙂
Un amministrazione a mio avviso deve dare più spazio ad iniziative di questo genere e non contrastarle in vari modi.