ZACCHERA: “SULL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE TEMPESTA IN ARRIVO”

ZACCHERA:  “SULL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE TEMPESTA IN ARRIVO”

L’ex sindaco Marco Zacchera, che da qualche tempo ha ripreso ad occuparsi con maggiore frequenza della situazione politico-amministrativa cittadina, non perde l’occasione di intervenire sugli ultimi eventi  e prevede in arrivo sviluppi burrascosi:

Molti segnali confermano che sui vertici dell’amministrazione comunale di Verbania si sta addensando un brutto temporale.  Il “nodo” politico è se il PD sosterrà ancora a lungo la sindaco Marchionini con tutte le implicazioni e le responsabilità conseguenti, ma o si cercheranno al più presto alternative future – magari il più possibili condivise – o si delineano davvero brutti periodi per la nostra città..

L’ultimo comunicato odierno del PD verbanese conferma che i giochi si stanno chiudendo e la pesante censura espressa nei confronti del capogruppo consiliare PD Tartari (che si era opposto a discutere al più presto una richiesta di convocazione straordinaria del consiglio comunale sul teatro da parte di tutte le opposizioni) ne è puntuale conferma.

Intanto i rapporti all’interno stesso della struttura comunale sono andati in tilt: dissidi profondi, “tutti contro tutti”, autentico disagio da parte di dirigenti, funzionari e dipendenti soprattutto per il carattere del primo cittadino che ha una interpretazione tutta personale dei rapporti e anche, a volte, delle stesse normative. Il risultato è un meccanismo che progressivamente si sta bloccando.

Per il lancio del teatro CEM – “Maggiore” ritengo si sia persa nei mesi scorsi una opportunità enorme con spese scoordinate ed assurde e con altri aspetti di carattere giudiziario che credo emergeranno presto.

Soprattutto non si è stati capaci di programmare, immaginare e impostare su questa struttura il rilancio della città con una amministrazione che intanto – anziché diventare aggregante nel territorio – è riuscita incredibilmente a litigare con tutti: dal Consorzio Turistico dei Laghi al ConserVCO praticamente tutti i comuni della provincia sono schierati contro il capoluogo.  Domandiamoci perché questo accade, pur in presenza di un partito unico (il PD) che teoricamente vuole, può, dispone e comanda.

Forse è un fattore culturale, di limiti personali, di difficoltà nel scegliere persone all’altezza dei ruoli (come è stato anche il problema fondamentale del centro-destra!), fatto sta che senza attori nuovi non se ne esce e – anzi – l’involuzione è purtroppo crescente ed evidente.

Al di là di ogni opinione ciascun verbanese che ha veramente a cuore il futuro della propria città ha il dovere – io credo – di interrogarsi, di proporre, di discutere.

  1. Ma Reschigna dov’è? Ha ragione Zacchera: è sempre un problema di persone e di competenze. La politica non può imporre persone che non sono in grado di gestire le situazioni o che non hanno competenze, perchè così si danneggia la collettività. Se la stessa cosa è successa per il Maggiore, per il consorzio di turismo, con la segretaria provinciale bocciata, se anche nei rifiuti si sono fatte imposizioni forse i vertici del PD a partire da Reschigna e Borghi dovrebbero mettersi una mano alla coscienza e cambiare le persone se vogliono continuare ad avere la fiducia di noi cittadini che siamo stufi di vedere la politica fare imposizioni invece di scegliere persone capaci e che sanno far funzionare le cose si mettono persone di partito.

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