DAL FRONTE NAZIONALE IL SI ALLA ANNESSIONE DEL VCO ALLA LOMBARDIA

DAL FRONTE NAZIONALE IL SI ALLA ANNESSIONE DEL VCO ALLA LOMBARDIA

A proposito del referendum del 21 ottobre  sulla annessione alla Lombardia, il gruppo consiliare del Fronte Nazionale invita gli elettori a recarsi al voto e a votare un Si convinto per l’adesione alla Regione Lombardia, poiché se si intende compiere una scelta consapevole e vantaggiosa per tutto il Vco questa è la decisione più conveniente.   Ecco il comunicato diffuso dai consiglieri Giorgio Tigano e Sara Bignardi:

E’ necessario liberarsi da sentimenti campanilistici e di appartenenza regionalistica che non hanno alcun senso pratico e che trovano  ragioni da entrambe le parti in campo. Vanno, a nostro parere, valutati i fatti concreti. Il Fronte , da sempre contrario alla istituzione delle Regioni e favorevole al ritorno degli Enti Provinciali , vicini alle necessità dei territori e ai bisogni dei residenti, non può che suggerire una valutazione pragmatica in questa che rappresenta una occasione irripetibile di vantaggioso cambiamento . E’ incontestabile che il nostro territorio gravita nella zona di influenza della Lombardia sia per ragioni geografiche e di comunicazione, sia per le opportunità di lavoro, di studio, e spessissimo di natura sanitaria. Vi sono poi ragioni di natura economica e di sviluppo. La tassazione , prendendo in considerazione le addizionali Irpef regionali ,  è pesantemente più gravosa in Piemonte rispetto alla Lombardia. Si passa da percentuali del 30% in più per i redditi più bassi sino al oltre il 90% per redditi superiori ai 55.000 euro. Anche le aliquote IRAP, che interessano Imprese, società e partite IVA, sono nel complesso molto più favorevoli in Lombardia. Tutto ciò senza avere proporzionali riscontri nei servizi ottenuti. Anzi, la provincia del VCO , col congelamento dei canoni Idrici dal 2012, è stata messa nelle condizioni di essere privata dei fondi necessari per interventi strutturali e di manutenzione indispensabili. Oggi la Provincia non dispone di fondi per strade, scuole e strutture indispensabili lasciate ad iniziative dei singoli comuni. Il capoluogo Verbania, ad esempio, si deve far carico di ingenti investimenti per i licei e per il Movicentro. In campo sanitario la Regione Piemonte non è stata in grado, in vent’anni, di proporre un progetto organico per quanto concerne l’assistenza sanitaria ed ospedaliera. Dunque, tornando al referendum, una vittoria del Si potrà significare una occasione di riscatto. Una vittoria del Si ma senza il  raggiungimento del quorum, risultato auspicato dai partiti di Sinistra, potrà comunque servire al VCO per ottenere quella giusta attenzione che, a nostro parere, la Regione Piemonte non ha sino a questo momento dimostrato.

 

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