MARCHIONINI-BRIGNOLI TRA TARES E MUSEO

Continuano i botta e risposta tra i candidati Sindaco alle primarie del Pd, Silvia Marchionini e Diego Brignoli (che nelle foto vediamo negli incontri di presentazione)  ed i rispettivi Comitati. Si susseguono interventi sui temi di maggiore attualità e il Comitato Verbania Protagonista di Marchionini annuncia una iniziativa per esortare il Comune ad aiutare subito imprese e cittadini tartassati dalla Tares. Una conferenza stampa sull’argomento è annunciata per giovedi 19 alle 14.30 alla pizzeria Gottardo in piazza Mercato a Intra e sarà seguita da un tour fra i negozi per trattare direttamente con gli interessati le proposte per correggere un tributo che sta penalizzando la città.  

Dal canto suo nell’incontro di lunedi sera al Centro d’incontro di Sant’Anna, Diego Brignoli ha potuto approfondire le tematiche de “la città che vogliamo” e  del suo programma: tornare ad occuparsi della cura della città, dopo tanti anni passati a concentrarsi sul CEM, peraltro lontano dall’interesse dei cittadini; rilancio turistico e riscoperta di tanti luoghi dimenticati della città; valorizzazione turistica del lago e dei suoi dintorni, a partire dalla Valgrande; sostegno del turismo e delle piccole imprese; riconsiderazione della mobilità cittadina, dalle piste ciclabili di Fondotoce, al porto turistico, al Movicentro ferroviario, alla circonvallazione di Fondotoce, alle potenzialità del trasporto via lago, al trasporto pubblico; necessità di ripensare i servizi sociali affinché essi continuino ad essere garantiti a tutti i cittadini, attraverso un’azione amministrativa di revisione dei costi dei servizi, non di loro riduzione; attivazione dei fondi europei;  riduzione della pressione fiscale sui cittadini. Brignoli ha pure diffuso il seguente comunicato sulle ultime vicende del Museo del Paesaggio, che pubblichiamo integralmente come già fatto per quello di Marchionini sullo stesso argomento:

La recente approvazione del nuovo Statuto da parte del Consiglio di Amministrazione del Museo del Paesaggio rappresenta un enorme passo in avanti. Il futuro appare ancora incerto, ma quantomeno si è dato vita ad un consiglio più snello (cinque componenti rispetto ai precedenti venti) che potrà, ci si augura, portare ad una gestione corretta del prestigioso Ente. A far ben sperare l’unanimità dei consensi; tutti i venti consiglieri hanno approvato la proposta del Dr Terzi. Una concordia che pareva essere da tempo scomparsa. Si può trarre auspicio che la ragione abbia finalmente preso il sopravvento sui dissapori e le liti, su una situazione esplosiva che ha provocato in questi anni di amministrazione del Centro Destra dimissioni a raffica e consegnato il Museo del Paesaggio ad una condizione di totale ingovernabilità.

Permangono certo i timori riguardo la generica definizione di “ente morale”, ma non è affatto vero che il nuovo Statuto abbia trasformato l’Ente in un’Associazione come si paventa, trasformandolo in ente “terzo” rispetto al Comune. Sarà possibile in futuro, quando la politica tornerà ad amministrare, definire la forma giuridica più appropriata (Museo Civico, Fondazione di Partecipazione) anche in base alla disponibilità di risorse. Il Museo del Paesaggio deve comunque restare patrimonio pubblico che l’ausilio dei privati potrà rafforzare.

Ad ogni buon conto è stato fatto un passo avanti, sarà possibile trovare ampio consenso nei soci e condividere così le scelte del consiglio di amministrazione con tutto il territorio; si auspica poi che si possano trovare unitarietà di intenti e sinergie tra il pubblico, rappresentato dai 2 consiglieri nominati dal Comune e da quello nominato dalla Prefettura, e il privato rappresentato dai consiglieri indicati rispettivamente dal partecipante privato (la o le fondazioni bancarie che investano partecipando al bilancio del museo) e dai soci.  Molto dipenderà dalle persone che entreranno a far parte del Consiglio e l’auspicio è che possano serenamente lavorare grazie al superamento della conflittualità che ha caratterizzato la gestione di questi anni. Solo così sarà possibile rilanciare attività che rappresentano un essenziale cardine della politica turistica e culturale di Verbania.

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