UNA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DELL’ONCOLOGIA”

UNA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DELL’ONCOLOGIA”

A margine della festa benefica organizzata dall’Associazione Amici dell’Oncologia Onlus a Villa Rusconi Clerici, riceviamo la seguente dichiarazione del presidente Sergio Cozzi:

La cena benefica degli  Amici dell’Oncologia di Verbania è stata una serata bellissima favorita tra l’altro da condizioni ambientali perfette.  Riuscitissima per la partecipazione numerosa (oltre 400 persone), per la qualità della ristorazione ancora più elevata del solito grazie alla presenza di “nuovi acquisti in cucina”, per il clima sereno e partecipativo che si respirava. Impressione confermata anche da altri, molti volti nuovi e forse età media più bassa che nelle altre occasioni. Insomma tutto OK e parecchio di cui essere soddisfatti. 

Evidentemente la nostra Onlus gode di credibilità  e simpatia.  Quest’anno ad esempio, oltre che nelle donazioni individuali, siamo stati coinvolti in iniziative finalizzate a raccolta fondi a nostro vantaggio, proposte e gestite spontaneamente da altre associazioni o gruppi, alcune già realizzate (Associazione Solomusica, Golf Club Premeno) altre in itinere (Meditazione dinamica, The Voice, Amici di Isa, ecc.).  Raccogliamo verosimilmente i frutti di quanto stiamo realizzando per i pazienti oncologici: l’attività negli Ospedali da parte dei nostri volontari e delle infermiere-socie, gli interventi socio-assistenziali (trasporto pazienti,  psico-oncologia, consulenze-visite oncologiche, acquisto di presidi etc.), l’aggiornamento scientifico del personale sanitario dell’Asl e altro ancora. Ma anche la presenza con i nostri gazebo nelle manifestazioni cittadine (Giro d’Italia, Valle Intrasca, Villa Taranto), la visibilità attraverso il sito rinnovato, il giornalino, la presenza sui network e quanto è stato costruito pazientemente nel passato più o meno recente.

Poi c’è la cena, che è una sorta di capitolo a sé, e che è stata il primo evento eclatante della nostra Associazione.  La cena che è fatica.  Fatica per chi la deve progettare provvedendo all’approvvigionamento viveri, all’ideazione dei menù, all’organizzazione di tutto l’insieme.  Fatica, anche fisica, per coloro che devono allestire l’ambiente, sistemare tavoli, sedie, forni e fornelli (e poi sino a notte inoltrata provvedere a smontare il tutto, lasciando la struttura in ordine proprio come la si è trovata all’arrivo).  Fatica per i cuochi e gli aiutanti che…. vanno a lesso assieme ai loro prodotti nell’operoso cucinone, e per coloro che devono servire i commensali.  La cena che ha anche una valenza aggregante coinvolgendo parecchi dei nostri soci e amici e si consuma in una serata, ma che ritorna sempre brillante ed attrattiva anno dopo anno.

Quindi un grazie sentito a tutti coloro che ne hanno permesso anche stavolta la realizzazione e che l’hanno portata al successo.  Nondimeno un grazie altrettanto sentito a tutti gli altri, a coloro che con umile continuità  prestano la loro opera volontaria in attività meno appariscenti ma certo non meno importanti: stando quotidianamente accanto ai pazienti, progettando e costruendo le iniziative della Onlus, gestendo le comunicazioni e i rapporti, frequentando operativamente manifestazioni meno spettacolari o numerose.

Ci sono svariate anime in questa Onlus, cui corrispondono specifiche attitudini e prerogative.  Alcuni dei soci/consiglieri si esprimono meglio in attività maggiormente fisiche e visibili, altri sono impegnati in incombenze più ideative e riservate.  In altri termini, proprio per peculiarità individuali, professionali, culturali, non è pensabile e non è necessario che tutti siano coinvolti allo stesso modo nella fase di preparazione e in quella di realizzazione di ogni singolo progetto o che partecipino a tutti quelli programmati (in qualche caso potrebbe essere addirittura controproducente).  Purchè ciascuno sappia esprimersi nei settori a lui più congeniali e per i quali si è impegnato, con serietà e passione, ma anche con il rispetto dovuto alle fatiche ed alle incombenze degli altri, elementi indispensabili per garantire una serena continuità all’Associazione.

Nella foto una fase della festa benefica degli Amici dell’Oncologia.

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