25 APRILE NEL SEGNO DI PACE E LIBERTA’

25 APRILE NEL SEGNO DI PACE E LIBERTA’

Le attuali vicende, e in particolare il tragico riproporsi di scenari di guerra, hanno fatto sì che oggi più che mai la celebrazione ufficiale dell’Anniversario della Liberazione abbia avuto i valori di PACE e LIBERTA’ come motivi centrali di richiamo.  Dopo la funzione nella Basilica di San Vittore e il corteo di Autorità e cittadini preceduto dall’Ente Musicale Verbania,  davanti al Monumento ai Caduti sul lungolago di Intra alzabandiera e deposizione della corona hanno preceduto gli interventi. Ad aprirli il sindaco Silvia Marchionini: ha sottolineato che il 25 Aprile è la festa più bella poichè celebra la conquista della libertà e come tale è la ricorrenza identitaria per ogni italiano che afferma di essere antifascista rappresentando il superamento di violenza, guerra, disuguaglianze che con il nazifascismo hanno fatto raggiungere il punto più basso della nostra storia (l’intervento integrale del Sindaco è pubblicato in seguito).  Di una giornata di festa che deve coinvolgere tutti gli Italiani ha parlato il presidente della Provincia Alessandro Lana, mentre la presidente dell’Anpi Luisa Mazzetti dopo aver richiamato le parole di Sandro Pertini per cui il fascismo non è un’idea, ma la negazione di tutte le idee, ha richiamato l’esigenza di difendere  la Costituzione e le conquiste dei valori per cui i partigiani hanno sacrificato la propria vita e che sono oggi minacciati. Anche il prefetto Michele Formiglio, richiamato l’abominio delle leggi razziali e delle altre circostanze che con il fascismo hanno calpestato libertà e dignità umana,  ha voluto sottolineare che nulla può essere dato per scontato per cui libertà e democrazia vanno sempre instancabilmente difese.   L’oratore ufficiale Raphael Rues, ricercatore storico fondatore di Insubria Historica, ha richiamato al dovere della memoria che deve essere completa e non trascurare nulla, da perpetuare in ogni momento e non solo nelle ricorrenze. Il saluto  alla festa del Natale civile di un’Italia libera, democratica, civile e riconoscente, ha preceduto il canto di Bella ciao! che si è spontaneamente sollevato dal pubblico presente come atto conclusivo della cerimonia. Nel pomeriggio altre significative iniziative alla Casa della Resistenza di Fondotoce.

 

  1. Come spiega bene Giampiero mughini… *Questo 25 aprile è una grandinata di retorica”. Parole sante!

    Reply

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.