AULE-CONTAINER PER IL COBIANCHI E SCOPPIA LA POLEMICA

AULE-CONTAINER PER IL COBIANCHI E SCOPPIA LA POLEMICA

Scoppia la polemica sull’intenzione della Provincia di rispondere alla ormai consolidata necessità di nuove aule dell’Istituto Cobianchi con alcuni “container”.   Si ricorda che l’amministrazione comunale si è prodigata con numerose richieste di incontro e confronto sul tema viste le necessità di tutte le scuole superiori verbanesi di ampliare e ristrutturare spazi.  A marzo, dopo un incontro con le scuole sul tema, l’amministrazione ha proposto un ampliamento dell’ area esterna del Cobianchi, nuovi lavori al Franzosini e al Liceo Cavalieri, con  compartecipazione comunale fino ad un milione di euro, e si ricorda anche la proposta relativa all’utilizzo di spazi in Villa Simonetta. Proprio per questi precedenti si registra un intervento del Gruppo consiliare del Partito Democratico Alla proposta concretizzata con una delibera di Giunta (di intenti) inviata alla Provincia per raggiungere un accordo, la risposta della Provincia è stata, letteralmente, che il Comune non avrebbe dovuto occuparsi di competenze altrui. Ci saremmo immaginati, quindi, vista la totale mancanza di collaborazione e condivisione di intenti, che la Provincia avesse in mente un progetto degno di nota per rispondere ad una concreta necessità di spazi e valorizzare un Istituto così prestigioso ed importante come il Cobianchi.  Invece oggi ci ritroviamo, nel più totale sconcerto in città e tra le famiglie, con un progetto che prevede dei “container” a soli 40 giorni dall’inizio dell’anno scolastico utile solo a tamponare in emergenza ma in assenza di una concreta programmazione. Le soluzioni si potevano trovare anche coinvolgendo la Regione o coi fondi dell’edilizia scolastica.  Si è preferito procedere così, senza un piano, rifiutando incontri e collaborazione.

Il Coordinamento territoriale di Coraggio Italia del Verbano controbatte accusando il sindaco Marchionini di fare speculazione politica sulle aule del Cobianchi e invia il seguente comunicato:

Desta non poca sorpresa l’attacco del sindaco Marchionini che accusa la Provincia di non aver accolto la propria disponibilità a collocare nello stabile di Villa Simonetta alcune aule del Cobianchi. E’ bene fare un po’ d’ordine nella vicenda per evitare ricostruzioni del tutto fuorvianti. Dopo che il Comune ha speso ingenti risorse per la ristrutturazione di Villa Simonetta senza avere preliminarmente definito come occupare lo stabile contrariamente alla logica ed al buon senso che imporrebbero di individuare prima della ristrutturazione di un immobile la sua
destinazione o finalità, ecco che il Sindaco, non sapendo evidentemente che fare di questo immobile ormai ristrutturato, ha pensato bene di offrirlo prima all’Istituto Cobianchi e quindi alla Provincia, per finalità didattiche.
Peccato che le verifiche ed i sopralluoghi effettuati abbiano evidenziato come l’immobile, nato con destinazione museale, non avesse minimamente i requisiti di legge per ospitare delle aule scolastiche e delle attività didattiche. Da qui il diniego della Provincia che non decide in base a considerazioni empatiche verso un Sindaco, ma solo sulla base di rigorosi requisiti tecnici ed amministrativi che nulla hanno a che vedere con il colore politico del Sindaco proponente. Da che pulpito vien la predica, verrebbe da dire, sentendo il sindaco Marchionini affermare che la
Provincia avrebbe detto NO solo perché la proposta proveniva da lei: detto da un Sindaco che in consiglio  comunale manifesta una sistematica chiusura od ogni proposta proveniente dai Gruppi di minoranza – e forze anche dei consiglieri della stessa maggioranza se solo osassero presentare delle proposte – questa affermazione rasenta chiaramente il senso del ridicolo.

  1. mah, strano che, nonostante ci sia un tasso della natalità in caduta libera oramai da decenni, si adottino simili soluzioni, da scenario post calamità naturale….

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