E’ aperto da questa settimana in via Troubetzkoy sul lungolago di Suna il cantiere per la riqualificazione dello storico Palazzo Cioja di proprietà comunale, ulteriore tappa dei piani di recupero, conservazione e riuso del patrimonio storico-artistico promosso dall’amministrazione. L’appalto, dal valore di cinque milioni di euro finanziati con i fondi europei del PNRR, è stato assegnato alla ditta Stangalino di Novara e i lavori dureranno un anno e due mesi. Il sindaco Silvia Marchionini ricorda che il percorso compiuto per recuperare e restituire alla città il suo ricco patrimonio culturale e storico comprende Villa Simonetta, Palazzo Biumi Innocenti sede del Museo del Paesaggio, Villa San Remigio, Casa Ceretti. A Palazzo Cioja si prevede la realizzazione di bagni, locali predisposti ad uso ufficio, impianti elettrici e nuovo ascensore. L’intervento pone le basi per il recupero complessivo dell’edificio. L’intervento di restauro si concentra su specifiche superfici (facciate esterne, soffitti e decori interni) e/o elementi (serramenti, cornici, elementi in ferro battuto), limitandosi a dare indicazione di protezione e tutela su superfici che già hanno mostrato la presenza di elementi di pregio o che ne potrebbero celare altri ancora non indagati.
Palazzo Cioja ex Opera Pia Rossi, è uno degli edifici pubblici più importanti di Suna. La sua attuale configurazione è costituita dalla prima corte seicentesca, dalle addizioni ottocentesche e dal giardino costruito, articolato e raccolto tra i muri che completano il perimetro dell’isolato. L’intervento si pone l’obiettivo principale di mettere in sicurezza l’immobile. Allo stesso tempo, il progetto prevede di organizzare gli spazi interni con la prospettiva che possano ospitare associazioni di promozione sociale, culturale, ecc.
