APPROVATO IL BILANCIO E ELETTO IL NUOVO CDA DI VENETO BANCA

APPROVATO IL BILANCIO E ELETTO IL NUOVO CDA DI VENETO BANCA

L’assemblea dei soci di Veneto Banca ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2015 e nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.  Ecco il comunicato diffuso al termine dei lavori:

Si è svolta al Pala Expo Venice di Marghera, l’Assemblea Ordinaria dei Soci di Veneto Banca presieduta dal Presidente dell’Istituto, dott. Pierluigi Bolla, alla quale hanno partecipato 7.193 soci in proprio o per delega in rappresentanza del 34,4% del capitale sociale.

L’Assemblea dei Soci ha nominato i componenti del Consiglio di Amministrazione 1. Stefano Ambrosini 2. Carlotta De Franceschi 3. Matteo Cavalcante 4. Giovanni Schiavon 5. Roberto Nevoni 6. Dino Crivellari 7. Maria Cristina Bertellini 8. Laura Dalla Vecchia 9. Aldo Locatelli 10. Debora Cremasco 11. Fabio Bassan 12. Michele Padovani 13. Pierluigi Bolla 14. Cristiano Carrus Il nuovo Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dei lavori assembleari, ha nominato Presidente il Professor Avvocato Stefano Ambrosini.

 L’Assemblea dei Soci ha approvato il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.

Principali Dati Economici Risultato della gestione operativa pari a 261 milioni di euro, in crescita rispetto al 2014 grazie alla buona tenuta dei ricavi e nonostante la presenza di componenti non ricorrenti sui costi. Rettifiche su crediti a 754 milioni di euro, corrispondenti a 332 punti base di costo del credito a seguito di una attenta e rigorosa revisione dell’intero portafoglio creditizio. Coperture sul totale crediti deteriorati al 35,3% (37,8% inclusive delle posizioni stralciate) in crescita di 370 punti base rispetto a dicembre 2014; copertura sulle sofferenze al 52,8% (56,4% inclusive delle posizioni stralciate) in crescita di 500 punti base rispetto a dicembre 2014. Rigorosa politica di revisione delle principali voci di attivo patrimoniale: totale azzeramento dell’avviamento di Gruppo per circa 418 milioni di euro e impairment degli avviamenti riconducibili a BIM (contabilizzata nelle attività in via di dismissione) per circa 83 milioni di euro. Accantonamenti a rischi e oneri per circa 88 milioni di euro. Risultato finale negativo per 882 milioni di euro

Principali Dati Patrimoniali Raccolta totale – costituita da raccolta diretta, raccolta amministrata e risparmio gestito – a 38,8 miliardi di euro (-4,2% anno su anno e -3,9% rispetto a settembre 2015). Risparmio gestito e amministrato a 16,3 miliardi di euro (+2,6% anno su anno e stabile rispetto a settembre 2015). Raccolta diretta a 22,5 miliardi di euro (-8,6% anno su anno e -5,9% rispetto a settembre 2015). L’indicatore LCR si è attestato a dicembre 2015 al 53% (89% a settembre 2015). Tale dinamica ha riflesso situazioni peculiari e di settore venutesi a creare congiuntamente nella parte finale dell’anno, specificatamente l’Assemblea Straordinaria del 19 dicembre 2015 ed il salvataggio di 4 banche regionali italiane (con prima parziale applicazione della nuova normativa del cosiddetto bail-in), che hanno avuto un impatto sulle scelte di risparmio della clientela. Le azioni messe prontamente in campo dalla rete commerciale, congiuntamente alle iniziative (in parte già realizzate) dell’Area Finanza, hanno contribuito ad una progressiva normalizzazione della situazione di liquidità e permetteranno di riportare l’indicatore LCR sopra al 70% prima della fine del primo trimestre 2016. Impieghi netti a 22,7 miliardi di euro (-4,7% anno su anno e -3% rispetto a settembre 2015). Rapporto impieghi su raccolta diretta al 101%. Crediti deteriorati netti a 4,9 miliardi di euro (inclusa la controllata BIM) con un’incidenza sullo stock degli impieghi netti pari al 20,4%. Patrimonio netto tangibile a oltre 1,9 miliardi di euro. Coefficienti patrimoniali: CET 1 ratio (phased in e pre aumento di capitale) al 7,23%. Total capital ratio (phased in e pre aumento di capitale) al 9,06%. A pieno regime (fully loaded) il CET1 è pari al 6,82% ed il Total Capital all’8,56%. Questi coefficienti risultano peraltro al netto dello scomputo a titolo prudenziale di complessivi 298 milioni di euro, riconducibile a possibili operazioni di assistenza finanziaria correlate all’acquisto o alla sottoscrizione di azioni della Banca o derivanti da opzioni contrattuali di riacquisto delle azioni sottoscritte in occasione di operazioni di aggregazione societarie condotte nel passato. Attività ponderate per il rischio (RWA) a 23,1 miliardi di euro.

Comunicazione Consob del 5 maggio 2016 Nel corso della seduta assembleare l’Amministratore Delegato ha richiamato i contenuti della Comunicazione Consob – Divisione Intermediari – del 5 maggio 2016, avente ad oggetto “Convocazione del Consiglio di Amministrazione ai sensi dellart.7, comma 1, lett,b), del Dlgs.58/1998” con cui l’Autorità, con riferimento all’operazione di aumento del capitale, richiede la convocazione del Consiglio di Amministrazione entro 7 giorni dal ricevimento della comunicazione stessa, con l’inserimento all’ordine del giorno della seduta dei seguenti argomenti: – modalità di valutazione dell’adeguatezza o dell’appropriatezza delle operazioni di sottoscrizione delle azioni offerte alla clientela; – presidi sulle operazioni volte ad abbinare la sottoscrizione di azioni e l’erogazione di finanziamenti; – rafforzamento delle modalità informative per l’operazione di aumento di capitale. Con riferimento ai contenuti della comunicazione Consob relativa agli esiti dell’istruttoria risultante dalle verifiche ispettive svolte dall’autorità nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016 si precisa che il procedimento sanzionatorio si riferisce specificatamente a violazione delle norme sui servizi di investimento.

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