
L’assoluzione del sindaco di Roma Virginia Raggi ed i conseguenti scriteriati attacchi ai giornalisti e alla stampa che ne sono seguiti da parte di personaggi politici di primissimo piano suscitano anche in sede locale accese reazioni. A svolgere qualche breve considerazione sull’argomento è il fatto che alcuni di questi commenti ci chiamano in causa direttamente nonché la circostanza che la vicenda tiri in ballo ancora una volta la libertà di stampa. Va evidenziato e stigmatizzato che purtroppo ancora una volta si fa largo, nei toni dei suddetti attacchi e nelle reazioni che ne seguono, un linguaggio fatto di minacce, insulti e volgarità, unici argomenti a cui sempre più si ricorre per affermare le proprie convinzioni. E’ davvero deplorevole che la critica espressa con ragionevoli e motivate argomentazioni (anche nei confronti degli organi di informazione, certo), lasci il posto a simili metodi ispirati solo da arroganza e presunzione. E ciò diventa ancora più grave e imperdonabile, per dirla ancora con Mario Calabresi, quando questi toni diventano una minaccia ai principi base della democrazia.
Pienamente d’accordo con la Redazione: la solita politica d’Italietta di chi prima sale sul carro dei vincitori e poi scopre che forse sarà dei perdenti….