CAMBIAMENTO O CONTINUITA’, UN TEMA AL CENTRO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

CAMBIAMENTO O CONTINUITA’, UN TEMA AL CENTRO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Cambiamento o continuità. Un tema al centro della campagna elettorale verbanese  è il titolo del comunicato stampa che riceviamo da Patrich Rabiani per il Comitato Elettorale per Rabaini sindaco e pubblichiamo:

In questa campagna elettorale abbiamo sentito parlare di cambiamento, di un vento che dovrebbe portare a Verbania un qualcosa di nuovo. Ebbene, al di là dello slogan “cambia il vento” che nel breve periodo potrebbe anche fare presa,  è opportuno, per non dire doveroso, declinare questo cambiamento spiegando bene agli elettori cosa questo vento dovrebbe spazzare via. Come nella vita, così nella politica, non vince chi cancella e cambia le cose buone, ma chi ci costruisce sopra cercando di migliorare. 

Non si cambia tanto per il gusto di cambiare, ma occorre essere consapevoli che il vero cambiamento è restare fedeli a quanto si è fatto e proseguire in quella direzione. Proseguire su una strada fatta di progetti a medio/lungo termine dai quali arriveranno altri importanti risultati tanto che sarebbe irresponsabile interrompere questo percorso. Il non meglio identificato “Cambiamento” è il presupposto della campagna elettorale del candidato di sinistra; ma un cambiamento che resta solo sulla carta senza che ne siano chiariti i contenuti e i benefici di una tanto sbandierata “svolta”, è un presupposto sbagliato e dai presupposti sbagliati nascono solo cose sbagliate.

Il vero cambiamento, quello che ha trasformato la città, è iniziato dieci anni fa con il primo mandato di Silvia Marchionini e stupisce che chi già allora sedeva nei banchi della maggioranza e oggi siede in giunta, non se ne sia accorto. Che poi, a dirla tutta, non è nemmeno stata una presenza “passiva” e nemmeno “oppositiva”. In questi 5 anni sono state 2499 su 2500 le delibere di giunta votate all’unanimità cosicché invocare oggi il cambiamento è grottesco ed incoerente. Ora, una qualche domanda sorge spontanea: ma di tutte queste delibere votate all’unanimità quale non ti è piaciuta? Quale hai votato senza volerla votare? Quale vorresti cambiare che non potevi cambiare prima? Ma soprattutto, se rappresenti il cambiamento perché siedi ancora in giunta? A tutte queste domande si deve fornire una risposta, chiara e di merito che per rispetto ai cittadini non può più tardare ad arrivare. Diversamente si resta nell’ambito dello slogan elettorale fine a se stesso.

A mio avviso, invece, occorre proseguire senza esitazione nella direazione che Verbania ha da tempo intrapreso e i cui risultati sono evidenti. Verbania è divenuta più attrattiva per i turisti non solo italiani ma europei e si è connotata senza paura come città europea; i numeri non mentono perché i turisti sono significativamente aumentati. Il nuovo PRG ha già attratto nuovi importanti investitori che con fiducia hanno investito nella riqualificazione di immobili dismessi quali ad esempio Villa Poss. Grazie ad una attenta e virtuosa amministrazione Verbania sta riportando agli antichi splendori diversi palazzi storici (Pretorio, Villa Simonetta, Biblioteca, Palazzo di Città, Palazzo Cioja per citarne alcuni). Verbania si è dotata di un teatro ed è recentemnente divenuta sede della Fondazione del Circolo dei Lettori di Torino. Insomma, Verbania non può e non deve arrestare il prorpio cammino davanti a fantomatici cambiamenti che restano ad oggi ancora nebulosi perché alla concretezza è più facile la chiacchiera.

Non fermiamo Verbania, non fermiano il rilancio turistico ed economico della città non facciamoci illudere da un finto cambiamento che riporterebbe Verbania indietro di 30 anni. L’8 e il 9 giugno dai fiducia alla continuità perché Verbania non si deve fermare.

NELLA FOTO Patrich Rabaini e Silvia Marchionini

 

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