CENTRODESTRA: LA SCUOLA MEDIA CADORNA NON CAMBI NOME

CENTRODESTRA: LA SCUOLA MEDIA CADORNA NON CAMBI NOME

Si susseguono gli interventi pro e contro il cambio di denominazione della Scuola media Cadorna. In un comunicato congiunto, Verbania Futura, Fratelli d’Italia e Lega esprimono preoccupazione per il rischio che possa essere importata anche a Verbania quella moda censoria nota come Cancel Culture: Ci pare che proprio questo sia il rischio leggendo il parere favorevole espresso dalla giunta comunale all’improvvida proposta degli organi collegiali della Scuola Cadorna, che vorrebbero cambiare la denominazione e dedicare a Gino Strada il plesso scolastico. Si ritiene che l’intitolazione a Luigi Cadorna abbia voluto sottolineare e sottolineai tuttora non solo il legame storico di questa famiglia con Pallanza,  ma anche l’esigenza di rendere viva la memoria storica nazionale, in questo caso nella figura di un militare che ha servito il Paese nel primo
conflitto mondiale.  E si aggiunge: Cadorna ha guidato le nostre Forze Armate in uno dei momenti più critici della Prima Guerra Mondiale, culminato nella disfatta di Caporetto dell’ottobre 1917, e sono state ascritte
a lui misure particolarmente drastiche per il mantenimento della disciplina all’interno del Regio Esercito, misure certamente non difendibili con canoni contemporanei. Crediamo però che sia fortemente pericoloso giudicare determinati personaggi del passato esclusivamente attraverso le lenti del presente, in quanto occorre lasciare alla storiografia, alla ricerca e al confronto tra studiosi il compito di elaborare una completa conoscenza storica. Senza avere la pretesa di esprimere improprie ed inappellabili sentenze che non competono a chi svolge attività didattica e formativa e perciò è chiamato al delicato compito di trasmettere alle giovani generazioni un bagaglio di conoscenze e di strumenti, anche critici, per sviluppare un pensiero libero. In conclusione si ritiene che richiesta di cambio di intitolazione sia assolutamente inopportuna e si condivide l’appello formulato dal Presidente Nazionale del Comitato 10 febbraio e la petizione lanciata su Change org. “Opponiamoci alla modifica del nome della Scuola Media L. Cadorna”.

NELLA FOTO Luigi Cadorna

  1. Concordo sull’inutilità del cambio di nome. Riguardo una possibile valutazione dell’operato del Generale, penso che la Linea di difesa che porta impropriamente il suo nome (la c.d. Frontiera Nord), sia stato un errore strategico, di non poco conto, frutto di una decisione del C.d.S. Maggiore di allora, cioè il Generale summenzionato, nonostante il parere contrario della maggior parte dei vertici militari dell’epoca. In effetti si è dovuto aspettare più di un secolo per vedere una lieve attenuazione della neutralità elvetica, in occasione del conflitto russo-ucraino.

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    • sono d’accordo. Come tutti gli uomini di potere ha commesso errori, ma per il cambio di nome assolutamente no. Tra l’altro avevo anticipato io il discorso della cancel culture e ho molte riserve sul nome di Strada. Firmerò la petizione.

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      • Mah, a destra la chiamano cancel culture, woke, ecc…. A sinistra invece revisionismo. Fatto sta che certi personaggi vengono giudicati dalla storia, nel bene e nel male, e di conseguenza la gente li ricorda oppure no.

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        • Il problema non è la gente che li ricorda. Il problema è che la cancel culture vuole cancellare la storia. E la storia non si cancella abbattendo statue o impedendo di ascoltare mozart o di vedere via col vento. So benissimo cosa significa woke. E arriva tutto da quella sinistra che ha come obiettivo la distribuzione della società occidentale. Una nuova dittatura che lava i nostri poveri cervelli occidentali per arrivare chissà… Al nuovo ordine mondiale?

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          • A me onestamente non interessa nulla dei pensieri unici, da qualsiasi direzione provengano. Una volta le dittature bruciavano i libri, ora al posto dei falò ci sono imbrattamenti di monumenti, quadri, ecc. Cambiano i mezzi, il fine è sempre lo stesso. Purtroppo anche l’estrema destra fa lo stesso con ciò che ricorda la shoah.

    • più che un errore, uno spreco di energie e danari pubblici; comunque non rileva la neutralità svizzera, che non sarebbe mai caduta: cadorna temeva che gli austro-tedesci la violassero e potessero penetrare in italia, accerchiando le truppe sul fronte; l’ipotesi era talmente sbagliata che i nemici sfondarono il fronte direttamente senza necessità di aggirarlo, per l’insipienza, e l’incapacità tipica degli alti comandi, soprattutto di cadorna!

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      • Difatti qualcuno pensava che la secolare neutralità elvetica sarebbe venuta meno, direttamente (ipotese meno probabile) o indirettamente (cioè mediante invasione da parte di nazioni terze).

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