La notizia non è una sorpresa ma non manca comunque di suscitare stupore, almeno per i non addetti ai lavori: il presidente del Museo del Paesaggio Alberto Garlandini si fa da parte e lascia l’incarico dopo l’assemblea dei soci. La relazione di Garlandini su quanto fatto nel primo periodo di presidenza e sui programmi per il futuro si è accompagnata ad una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Di conseguenza il presidente ne prende atto e trae le conseguenze non senza ricordare le importanti realizzazioni e i risultati positivi ottenuti nel primo periodo di gestione nonchè le iniziative di ulteriore promozione e valorizzazione già impostate, assieme alla delusione per la piega presa degli eventi e ai riferimenti espliciti a chi non ha le competenze necessarie per gestire una istituzione come il Museo del Paesaggio. In effetti a molti risulta difficile comprendere questa svolta dopo la gestione di Massimo Terzi che aveva portato ad un pieno rilancio del Museo e l’ultimo anno in cui le iniziative realizzate e quelle prospettate da Garlandini sembravano lasciar intendere una promettente prosecuzione dell’attività. Gli ultimi eventi invece fanno riaffiorare incomprensioni, insanabiliu divisioni, difficoltà di rapporti che avevano caratterizzato a lungo, con sviluppi anche clamorosi. la vita di questa importante istituzione culturale cittadina. Ora essa sembra tornare in balia di tali contrasti che gettano ombre sugli sviluppi futuri. Di certo al momento c’è che alla presidenza subentrerà l’architetto Carlo Ghisolfi: poi si vedrà.
Nella foto Alberto Garlandini
siamo talmente “provinciali”, che non sarei stupito si trattasse di mera politica… d’altra parte , i protagonisti sono noti , e come sempre è la competenza che paga pegno… che tristezza
Concordo, quando la politica fagocita la cultura …