DEVE LA VITA A UN DEFIBRILLATORE E ORA SOSTIENE GLI “AMICI DEL CUORE”

DEVE LA VITA A UN DEFIBRILLATORE E ORA SOSTIENE GLI “AMICI DEL CUORE”

In tarda serata un uomo che stava correndo sul lungolago di Pallanza si è accasciato a terra privo di sensi.  Due infermiere che erano nei pressi sono prontamente accorse rendendosi conto della gravità delle condizioni per arresto cardiaco;  una di esse, volontaria dell’associazione “Amici del cuore”, ha immediatamente preso dalla sede del vicino club di tennis il defibrillatore donato dalla stessa associazione, lo ha applicato e messo in funzione e grazie alla scossa fornita dall’apparecchio l’uomo ha ripreso conoscenza ed è stato poi trasportato per controlli all’ospedale da un’ambulanza della Croce Verde. Un episodio che dimostra l’importanza decisiva del defibrillatore per salvare vite umane.

Questa la notizia che pubblicammo un anno fa cui fece seguito una dichiarazione di Ezio Bianchi, ex primario di cardiologia all’Ospedale Castelli ed ora presidente dell’associazione  Amici del Cuore, il quale confermò che l’impiego del defibrillatore era stato decisivo e che senza di esso l’uomo avrebbe perso la vita. L’episodio ebbe vastissima eco e lo ricordiamo per segnalare che l’uomo salvato,  Stefano Boldini, ex presidente del Cai di Omegna, oggi è diventato testimonial dell’associazione “Amici del cuore” ed ha partecipato tra l’altro alcuni giorni or sono alla cerimonia di donazione al Comune di un defibrillatore.

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