FEDERALBERGHI: “FINALMENTE APPROVATA LA LEGGE PER CONCORRENZA E MERCATO, CON ELIMINAZIONE DELLA CLAUSOLA DI PARITY RATE”

FEDERALBERGHI: “FINALMENTE APPROVATA LA LEGGE PER CONCORRENZA E MERCATO, CON ELIMINAZIONE DELLA CLAUSOLA DI PARITY RATE”

Dopo un iter durato più di due anni, la legge per la concorrenza ed il mercato è stata approvata oggi  in via definitiva dal Senato e mette finalmente al bando anche in Italia le cosiddette clausole di parity rate, che sino ad oggi hanno impedito agli alberghi di pubblicare sul proprio sito internet condizioni più favorevoli rispetto a quelle presenti sui portali di prenotazione.   E’ il commento diffuso da Federalberghi Vco, aggiungendo che si stabilisce un nuovo e più corretto equilibrio nel rapporto tra le imprese ricettive e le multinazionali dell’intermediazione.  E’ un importante traguardo – dichiara il presidente Gianmaria Vincenzi -. I primi a beneficiarne saranno i consumatori ai quali si offre la possibilità di accedere a tariffe più basse o altri trattamenti di favore; il nuovo sistema apre nel contempo nuovi spazi per le imprese che potranno sviluppare liberamente le proprie politiche commerciali e per l’erario che beneficerà di un maggior gettito, altrimenti destinato ad altri stati o ai paradisi fiscali.  Da un recente studio federale è emerso che per l’estate 2017 il 55,3% degli italiani ha prenotato la propria vacanza rivolgendosi direttamente all’albergo. Si tratta di un dato molto interessante – aggiunge Vincenzi  – che testimonia l’interesse dei consumatori per il contatto diretto con la struttura ricettiva, contatto che sino ad oggi è stato ostacolato da una disciplina obsoleta, che impediva di utilizzare sino in fondo le potenzialità dei siti internet degli alberghi. Su questa prima indicazione, crediamo che la quota di prenotazioni dirette online sia destinata a crescere, via via che gli operatori e i consumatori familiarizzeranno con le opportunità offerte dalle nuove regole.
Federalberghi ricorda infine che tutti gli attori sono spronati adesso ad effettuare nuovi investimenti e ad una gestione più efficiente. Le strutture ricettive che desiderano potenziare le vendite dirette non possono fare affidamento solo sulla nuova legge, ma devono investire sulla realizzazione di siti internet più performanti, sulla formazione dei collaboratori, sull’informazione degli ospiti. A loro volta, i portali, non potendo più contare sulla rendita di posizione offerta dalle clausole di parity, dovranno investire sulla qualità del servizio e sulla riduzione delle commissioni. Peraltro nei Paesi in cui è stata abolita la parità tariffaria non c’è stata alcuna riduzione della presenza dei portali.

Nella foto Gianmaria Vincenzi

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