
Sulla situazione ospedaliera del Vco ecco il comunicato che riceviamo da Roberto De Magistris per il Grande Nord Piemonte:
“Il VCO ha bisogno non di un ospedale di buon livello, ma di due” dichiarava a fine ottobre con un comunicato stampa il senatore della Lega Salvini Enrico Montani, che aggiungeva: “Cirio ha affermato che la nostra provincia si merita un ospedale nuovo, moderno e d’avanguardia.” Sottolineava ancora Montani: ”per la sua particolare conformazione geografica il VCO ha bisogno non di uno bensì di due ospedali di buon livello da integrarsi con le prestazioni offerte dal Madonna del Popolo di Omegna”. Dopo la batosta alla Lega Salvini alle elezioni amministrative di Domodossola, dove il campanilismo ossolano ben interpretato dal rieletto sindaco con percentuali bulgare Pizzi ha dimostrato ancora una volta quanto sia fondamentale per la politica locale l’argomento sanità, meglio cambiare idea. Eccoci di nuovo, come Salvini insegna, innanzi all’ennesima, ormai abituale, capriola della Lega Salvini basata sull’imperativo del seguire il consenso a prescindere dall’interesse dei cittadini.
Sono vent’anni che i vari candidati prendono in giro gli elettori sulla questione inerente il riordino dei servizi sanitari del VCO, dopo il piano C.R.E.S.A, il piano A.R.E.S.S e altri che non hanno un nome, siamo tornati al punto di partenza. Qualche malizioso, e non sono fra questi, potrebbe pensare che sfumati alcuni interessi personali si azzerino vent’anni di chiacchiere e spese per inseguire il consenso elettorale. Si ricomincerà al prossimo turno elettorale, e intanto il Castelli peggiora a favore del San Biagio, il Madonna del Popolo fa business, mentre i posti letto calano e i servizi peggiorano, come il grave problema della carenza di medici di famiglia che probabilmente sarà il prossimo terreno di scontro.
Quindi con Grande Nord non abbiamo cambiato idea, continuiamo a pensare che nell’interesse degli utenti invece che dei candidati si debbano migliorare i nosocomi esistenti tenendo conto del numero degli utenti sia residenti sia turisti cercando di evitare quei campanilismi generati e fomentati da politici senza scrupoli.
Nella foto Roberto De Magistris
“…cercando di evitare quei campanilismi generati e fomentati da politici senza scrupoli.”
Mi permetto di sottolineare e ripetermi a futura memoria quanto da Lei espresso e riportato a conclusione dell’articolo, De Magistris, anche a beneficio dei nostri comuni amici lettori.
E come mi aveva fatto notare a suo tempo anche il mio caro, vecchio amico Vittorio: quello che riporta è tutto molto chiaro e trasparente, come da sempre ci ha abituati.
Parole sante oserei dire, le sue: come non condividere e sottoscrivere quanto afferma… specie in un periodo di emergenza del genere, privo di certezze, soprattutto in campo sanitario e per gli interessi di noi utenti.
Cheapeu!
Poi però all’improvviso un dubbio mi assale, una frase letta da qualche parte, un frammento di memoria, forse sono impazzito, o forse non ricordo bene… e allora vacillo.
A proposito di scrupoli, ma sarà mica vero?
Ma dov’era scritto quel nome, ah l’età, la storia, … ma sì, eccolo… così recupero un trafiletto di giornale da internet.
“Il processo riguardava la regolarità dell’utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi politici rappresentati in consiglio regionale fra il 2010 e il 2014. Si è trattato dell’appello bis, celebrato per iniziativa della Corte di Cassazione che aveva annullato una sentenza precedente. Il nodo da sciogliere, secondo quanto è emerso nel corso della discussione, era capire se i consiglieri regionali chiamati in causa siano o meno effettivamente colpevoli del concorso in peculato commesso dai rispettivi capigruppo.
[…] La condanna più alta è stata inflitta all’ex consigliere Angelo Burzi (all’epoca nel Pdl) che è stata ricalcolata in 3 anni di reclusione. Altri imputati in cui è intervenuta la Corte d’Appello sulla pena detentiva sono Rosanna Valle (all’epoca Pdl, due anni e quattro mesi), Roberto De Magistris (Lega Nord, un anno e sei mesi) e Daniele Cantore (Pdl, un anno e sette mesi). Per un’altra decina di ex consiglieri la pronuncia ha riguardato la durata della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, che è stata ridotta.” (tratto da F. Q. | 14 DICEMBRE 2021: “Fondi Piemonte, appello bis: un anno e 7 mesi all’ex governatore Cota”).
Roberto De Magistris? ma non sarà mica la stessa persona?
Sicuramente il giornale si è sbagliato, per un attimo ho pensato all’ex sindaco di Napoli, ma poi di nome fa Luigi.
E poi vabbè sicuramente anche i giudici si possono sbagliare, e poi c’è ancora la Cassazione per fugare ogni dubbio, e poi gli Avvocati, e poi ci vogliono le prove, e ci mancherebbe.
E poi, tra noi lettori, siamo tutti onesti galantuomini e anch’io propendo per il miglioramento dei nosocomi esistenti, figuriamoci.
Mi perdoni De Magistris -e anche voi lettori- se per un attimo ho vacillato… e anche tu Vittorio ma ho proprio rischiato di confondermi.
Volevo solo togliermi uno scrupolo, così torniamo al punto di partenza:
anche per me sapete, l’onestà in fondo è tutto ciò che conta.