L’INTERVENTO DEL SINDACO PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA

L’INTERVENTO DEL SINDACO PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA

A nome della città di Verbania rivolgo il benvenuto alle autorità civili, militari e religiose, ai colleghi sindaco con un particolare saluto a neo eletti, ai ragazzi e alle ragazze che oggi sono qui presenti per la celebrazione della Festa della Repubblica
Con un pò di ansia e timore ho pensato alle parole da dire oggi per evitare come spesso accade che le celebrazioni siano vissute come un esercizio di retorica o qualcosa che va fatto in modo ripetitivo. E allora mi e vi chiedo di uscire da questa giornata con un’emozione.
Un sentimento che ci possono ispirare i gesti e i simboli che abbiamo compiuto stamani: l’alzabandiera, l’omaggio ai caduti.
Oggi è il compleanno di tutti noi, come italiani della repubblica che compie 69 anni: i nostri nonni, i nostri genitori scelsero la repubblica.

Ci sono giorni nella storia che cambiano il destino degli uomini, ci sono date che rimangono consegnate alla memoria del Paese: il 2 e 3 giugno 1946 sono giorni di svolta.
Pensiamo a com’era l’Italia: povera, sconfitta, lacerata con le macerie della guerra ad indicare un futuro di preoccupazione. Ma L’Italia ha poi prosperato e ha rialzato la testa. Ne dobbiamo andare orgogliosi
La Repubblica Italiana è nata in un contesto storico unico: dopo la sconfitta in una guerra mondiale e al termine di un ventennio dittatoriale; in un paese dalle condizioni generali gravissime e in una diffusa disgregazione morale, civile e politica, con le vicende successive all’armistizio dell’8 settembre 1943, l’occupazione militare straniera.
Fu la prima volta del suffragio universale: e l’89,1% dei cittadini si recò alle urne, scegliendo per il 54% la Repubblica.
Ma la più grande conquista di quel 2 giugno 1946 fu che per la prima volta in Italia le donne poterono esprimere il loro voto liberamente, e furono elette 22 deputate nell’assemblea Costituente che scrisse la Costituzione che entrò in vigore il 1 gennaio 1948 dando cosi una svolta allo sviluppo della nostra Democrazia e innalzando i valori della nostra società.
Oggi, grazie a quel voto di libertà, le donne assumono ruoli importanti, rivestono cariche prestigiose, e concorrono alle decisioni per il bene del nostro Paese. Fu un cambiamento che contribuì a rendere forte la nostra società ed a orientarla verso il futuro.
Oggi troppo spesso tendiamo a dare per scontate certe scelte storiche, non ci accorgiamo del valore di alcune tappe della nostra vita, che ci sembrano quasi naturali. Come diceva Piero Calamandrei la Costituzione non è un macchina che va da sola ma ha bisogno del contributo di ognuno di noi.
Ad oltre sessant’anni di distanza da quei fatidici eventi, è impossibile non notare come il 2 giugno continui a faticare nel diventare una festa nazionale pienamente sentita dagli italiani, una celebrazione alla pari con il 14 luglio in Francia o e negli Stati Uniti il 4 luglio.
Forse è venuto il momento di trasformare il ricordo in stimoli individuali e collettivi. Avvertiamo l’urgenza come cittadini della Repubblica giunge tanto più attuale in un momento di difficoltà come quello presente: la crisi di un modello economico, le difficoltà di un sistema di poteri e di istituzioni, di una certa idea di partecipazione.
Quali stimoli?
Per la ricerca del bene comune, per il recupero di valori quali l’impegno, il rigore, la competenza, per dare il contributo al nostro vivere insieme, per contrastare il qualunquismo e la retorica che tutto va male.
Lavoriamo per cambiare la realtà nella direzione dei principi costituzionali, per creare condizioni di lavori, per favorire l’occupazione per ridurre le distanze fra istituzioni e cittadini. Questo lo sforzo che dobbiamo fare.
Il vento del cambiamento soffia forte in Italia, anche a Verbania: teniamolo vivo, noi ci proveremo con passione, tenacia, al servizio della comunità e per affermare Viva L’Italia, Viva la Repubblica, Viva Verbania.

Silvia Marchionini
Sindaco di Verbania

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