Sono molto duri i toni del botta e risposta tra il senatore della Lega Enrico Montani e il presidente del consiglio comunale, Giandomenico Albertella. Tutto nasce dal commento che Montani ha diffuso a proposito del documento con cui il consigliere comunale Giorgio Tigano annuncia l’abbandono del gruppo consiliare ”Insieme per Verbania” , capitanato proprio da Albertella. Ecco le parole di Montani:
Il nostro ex compagno di viaggio incassa l’ennesima brutta figura. Dopo il voltafaccia a Lega e centrodestra, maturato al termine delle ultime comunali, apprendiamo ora che il gruppo, già sparuto, guidato dal prode Albertella, perde altri pezzi, apprestandosi così a vivere la sua Caporetto. È di queste ore, infatti, la notizia dell’uscita di Giorgio Tigano. A quanto pare anche il medico verbanese aveva creduto alle promesse -mai mantenute- dell’ex sindaco di Cannobio, la cui credibilità politica ha raggiunto in breve tempo quota zero. La lista, o meglio, il listino… di Albertella, si è da subito appiattito sulle posizioni della giunta di centrosinistra: questo è ormai chiaro a tutti i cittadini, così come il cambio di direzione in tema di sanità pubblica. Poco tempo fa sulle posizioni della Lega, oggi su quelle -opposte- del Pd. Il tradimento in politica non paga mai, caro Albertella… Prendere in giro gli elettori, col repentino mutamento di casacca e idee, è dimostrazione lampante della carenza di contenuti di un amministratore che ha fatto il suo tempo e che svolge oggi, nel suo scranno di presidente del consiglio di Palazzo Flaim, il triste compitino di far da cassa di risonanza ai progetti della Marchionini. Albertella, così si vocifera in città, si preparerebbe a darle il cambio nella prossima amministrazione: ma gli elettori, purtroppo per lui, hanno imparato a conoscerlo.
Dura la replica di Albertella:
Al di la della mancanza di stile nell’entrare nelle vicende di un altro gruppo – ma d’altra parte non si può pretendere altro da Montani – viene spontaneo osservare come da quando Montani e’ divenuto capo indiscusso della Lega a Verbania, il suo partito non abbia mai completato un mandato amministrativo senza perdere consiglieri comunali. Per non parlare del fatto che nel 2018, in relazione alla sua candidatura non condivisa al Senato, la cronaca ci informò, addirittura, dello svuotamento della sezione verbanese della Lega. Che dire poi dei voti di lista? Insieme per Verbania il 26 maggio ha conseguito il 14 per cento: non molto al di sotto del 20 per cento conseguito dalla Lega che lo stesso giorno a Verbania è riuscita a passare dal 38 per cento delle europee e regionali al 20 delle comunali, di fatto condannando la coalizione di centrodestra al ballottaggio dall’esito che conosciamo. Impietosa sarebbe infine ogni considerazione sulle preferenze personali di Montani quando si è presentato al giudizio dei verbanesi: ricordo talmente poco propizio per lui che a maggio 2019, pur da leader della Lega locale, ha ritenuto opportuno di non candidarsi al consiglio comunale. Che dire infine del suo impegno politico per il territorio? Al di la’ della proposta di legge per depenalizzare la distillazione della grappa non vi e’ altra traccia!!! Forse il Vco attende ben altre risposte tra le quali quella sul futuro della sanità, questione sulla quale Montani ha detto tutto ed il contrario di tutto anche a distanza di pochi giorni con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e con una posizione talmente imbarazzante per se stesso da non aver avuto nemmeno il coraggio di intervenire pubblicamente al consiglio comunale aperto del 16 novembre sul tema della sanità. Ogni altra considerazione la lascio al giudizio dei cittadini verbanesi!!! Verbania già lo conosce!!!
ma da che pulpito…. Se non sbaglio il consigliere in questione è stato anche leghista, poi FN (in quell’occasione la Lega perse i suoi 2 unici consiglieri comunali eletti, per poi surrogarne una dai grillini!), poi IpV, infine gruppo misto. Se vogliamo dire le cose come stanno e come sono andate, allora diciamole per intero….