PD: ALBERTELLA NON SI E’ ACCORTO CHE 51 SINDACI HANNO VOTATO COME MARCHIONINI!

PD: ALBERTELLA NON SI E’ ACCORTO CHE 51 SINDACI HANNO VOTATO COME MARCHIONINI!

Il Partito Democratico di Verbania, con il seguente comunicato sottoscritto dal segretario cittadino Marco Magni e dal capogruppo consiliare Raffaele Allevi,  replica alle dichiarazioni rilasciate dal gruppo Verbania Futura e da noi pubblicate ieri:

Il gruppo consiliare di Verbania dell’ex candidato Sindaco Albertella ha attaccato in maniera livorosa l’amministrazione comunale sul tema dell’Ospedale, dimenticandosi, ovviamente, che il voto nell’assemblea ASL ha visto 51 Sindaci del territorio votare allo stesso modo del sindaco Silvia Marchionini, compresi molti Sindaci della parte politica di Albertella. E hanno votato una idea di ospedale nuovo che lo stesso Albertella, quando era sindaco a Cannobio, aveva appoggiato anche lui. Attendiamo la prossima proposta che è spiegabile solo con una propria convenienza politica, dopo le interminabili giravolte della Regione in materia in questi ultimi tre anni (hanno fermato l’ospedale nuovo a Ornavasso approvato da 60 Sindaci nel 2015, proposto la privatizzazione del DEA e del Castelli con la coppia Preioni e Montani, poi un nuovo ospedale a Domo e infine due ospedali).
Questo ultimo voto deve aver tolto serenità al Gruppo Verbania Futura, sapendo che la proposta così sostenuta frettolosamente da Albertella sia stata ritenuta inadeguata da 52 Sindaci, addirittura da alcuni che avevano firmato la dichiarazione da lui sostenuta a favore della Regione. Probabilmente bastava leggere e approfondire l’infondatezza della proposta attuale, l’inconsistenza delle promesse (prima 100, poi 200 milioni a parole e senza nessun atto), magari parlando con qualche medico e professionista della sanità. Capiamo che ad Albertella interessi fare sempre polemica con il Sindaco e non pensare a come risolvere i problemi della sanità; se no chiederebbe alla Regione Piemonte che lui sostiene di intervenire su un presente fatto di disservizi, anche per fare banali esami, e di un disastro delle prestazioni sanitare per i cittadini del VCO, per una situazione non più sostenibile. La sanità non dovrebbe avere colore politico.

 

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